Amaru’s Tongue: Daughter

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Amaru’s Tongue: Daughter

un film di Chuquimamani-Condori e Joshua Chuquimia Crampton
sceneggiatura: Chuquimamani-Condori ● fotografia: Chuquimamani-Condori,
Joshua Chuquimia Crampton
montaggio: Chuquimamani-Condori  ● musiche: Joshua Chuquimia Crampton
produzione: Auto Italia, London; Centre d’Art Contemporain Genève,
Haus der Kunst, Munich
Regno Unito, 2021 ● 50 minuti

v.o. spagnolo con sottotitoli in inglese

proiezione speciale, grazie a Hundebiss & Sayri:
in sala Chuquimamani-Condori

Chuquimamani-Condori e suo fratello Joshua Chuquimia Crampton perseguono l’opera anticoloniale e antiecclesiastica del popolo Aymara, da cui ha origine la loro famiglia, e disegnano un’opera sfaccettata, che combina la cultura indigena aymara, il pensiero queer e la lotta abolizionista.

I fratelli Chuquimamani-Condori e Joshua Chuquimia Crampton, entrambi appartenenti alla comunità indigena Aymara delle Ande settentrionali, mettono in scena una cerimonia per la loro defunta nonna Flora Tancara Quiñonez Chuquimia. Girato su pellicola 8mm Volta, che amplifica l’intreccio tra passato e presente del film con il suo strano anacronismo, e accompagnato dalle note di chitarra low-fi di Joshua, Amaru’s Tongue: Daugther segue una figura di silicone realizzata a immagine di Flora mentre incontra un cane, un condor e un colibrì, figure centrali nella concezione Aymara del passaggio alla morte. All’interno di questa sequenza vengono intrecciati frammenti di tradizione orale che raccontano storie sulla cosmologia Aymara e la loro resistenza nel corso dei secoli, comprese quelle tramandate dai nonni degli artisti stessi, che lottarono contro il sistema delle hacienda, un sistema di proprietà terriera implementato in Bolivia negli anni ’50, che riduceva in schiavitù gli Aymara come lavoratori agricoli.