BARBIE

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BARBIE

un film di Greta Gerwig
con Margot Robbie, Ryan Gosling, Hari Nef
sceneggiatura: Greta Gerwig, Noah Baumbach ● fotografia: Rodrigo Prieto
montaggio: Nick Houy ● musiche: Mark Ronson, Andrew Wyatt
produzione: Mattel Films
distribuzione: Warner Bros.
Stati Uniti, 2023 ● 114 minuti

v.o. in inglese con sottotitoli in italiano

a un anno dall’uscita in sala, Barbie ritorna per una proiezione speciale in doppietta perfetta con IL POPOLO DELLE DONNE  e la presenza di Marina Valcarenghi!

Siete cresciut* con lei e amate Barbie? Questo è il film per voi: un monumento scanzonato e colorato alla bambola più famosa del mondo. La odiate e non sopportate il suo universo rosa? Questo è il film per voi: una rilettura sardonica e intelligente dei suoi stereotipi, una parodia/omaggio da due voci fondamentali del cinema indipendente americano.

domenica 21 Luglio
21:30

Barbie Stereotipo vive a Barbieland, dove ogni cosa è color confetto (prevalentemente rosa) e ogni giorno è il più bello di tutti. Improvvisamente viene assalita da pensieri di morte, e i suoi piedini perennemente sulle punte sono diventati piedi piatti. L’unica a poterla consigliare sul da farsi è Barbie Stramba, quella su cui qualche bambina annoiata si è accanita, e che vive in parziale isolamento dando buoni consigli alle Barbie perfette (visto che a nessuna interessa il suo “cattivo esempio”). Barbie Stramba spedisce Barbie Stereotipo nel mondo degli umani, alla ricerca della bambina che, con i suoi pensieri tristi, sta rischiando di gettarla in una crisi esistenziale. Se riuscirà a trovare “la bambina che gioca con lei e interferisce con la sua bambolità”, recupererà i piedini a punta e la testa sgombra di complicazioni tristi e melense. Al suo fianco, come un clandestino, spunta Ken, da sempre innamorato di lei: un compagno che Barbie dà per scontato e dunque tratta come uno zerbino. Riusciranno Barbie e Ken a ritornare vittoriosi dal mondo degli umani?

«All’inizio è stato terribile, sentivo come una vertigine quando ho cominciato a scrivere, perché tutto era possibile. Da dove cominciare? Quale sarebbe stata la storia? Capii che quella sensazione che provavo, però, era un terrore davvero interessante perché è da lì che di solito provengono le cose migliori. Se qualcosa mi fa pensare ‘questo potrebbe mettere fine alla mia carriera’, allora poi mi dico ok, probabilmente dovrei davvero farlo.» (Greta Gerwig)

«Il piatto è ricchissimo, perché Barbie è la summa delle questioni che, oggi, adesso, qui, un film femminista, un film d’autori e un blockbuster estivo può veicolare esplicitamente senza che il suo (grande) pubblico smetta di ascoltare. E sono le questioni che nel Mondo Reale (e quello social) tormentano le donne millennial e Gen Z, inevitabilmente iperconsapevoli delle problematicità sistemiche di un sistema con cui negoziare è frustrante, in cui cercare una conciliazione non contraddittoria è sfinente, ma dove bisogna pur vivere. Ecco allora il verso da cui prendere Barbie, il modo in cui funziona: come una zelante e spassosissima (Ryan Gosling è nato per interpretare Ken: lui ne è convinto e chi siamo noi per dargli torto?) seduta di terapia camp, una conversazione che gira e rigira su se stessa, prova a risolverci e a risolversi, non si accontenta, prova ancora, ricomincia.» (Fiaba Di Martino, film tv)