between sisters

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between sisters

un film di MANU GEROSA
sceneggiatura: Manu Gerosa, Valentina Toldo
Fotografia: Manu Gerosa, Salva Muñoz, Federico Scienza
Montaggio: Alejandro de la Fuente, Jan Decoster ● Musica: Jean-Philippe Collard-Neven
produzione: Oneworld DocuMakers, Clin d’oeil Films, Doha Film Istitute
distribuzione: Arch Film
Italia, Belgio, Qatar, 2015 ● 78 minuti

v.o. italiano

alla proiezione inaugurale di venerdì 19 maggio, ore 21.40,
sarà presente in sala l’autore e regista Manu Gerosa

in collaborazione con arch film, between sister di manu gerosa ci farà vivere un viaggio intenso ed emozionante all’interno della storia di una famiglia

Dopo una vita passata a prendersi cura l’una dell’altra, le sorelle Ornella e Teresa vivono il momento della separazione, che è anche quello in cui il segreto di un’intera esistenza si svela. Il confronto tra due caratteri opposti, fusi da un amore reciproco troppo carico di responsabilità, stabilisce il racconto pieno di tenerezza e umorismo di Manu Gerosa, regista del film e figlio di Ornella.

«Ho realizzato questo film per catturare il presente, prima che fosse troppo tardi. Volevo filmare Teresa, e la sua eccezionale relazione con sua sorella Ornella, mia madre. Presto “l’occhio” della video camera è diventato uno specchio, in cui Ornella e Teresa hanno incominciato a confrontarsi per la prima volta con straordinaria onestà. Hanno aperto la porta ad una storia familiare mai raccontata, una storia di cui mia zia Teresa si è sempre rifiutata di parlare e di cui mia madre Ornella non ha mai avuto il coraggio chiedere. Un film sul sopraggiungere della vecchiaia, che costringe a guardarsi indietro e a confrontarsi con le scelte compiute nella vita.» (Manu Gerosa)

«Il confronto tra due caratteri opposti, fusi da un amore reciproco troppo carico di responsabilità, stabilisce il racconto pieno di tenerezza e umorismo filmato da Manu Gerosa, unito da legami di parentela con le due donne protagoniste. Il regista è infatti figlio di Ornella, e dunque nipote di Teresa.
Quando egli ha visto la zia invecchiare ogni giorno di più, ha sentito la necessità, l’impellenza di registrare il rapporto di amore-odio tra lei e la madre, di catturare su pellicola il presente, prima che potesse essere troppo tardi.
La forte relazione che unisce il regista e le due protagoniste ha fatto sì che l’occhio meccanico della macchina da presa potesse insinuarsi perfino nei momenti di maggiore intimità. Il risultato è un film sul sopraggiungere della vecchiaia, che ci costringe a guardare indietro e confrontare noi stessi con le scelte del passato.» (mymovies)