BLACK BAG: DOPPIO GIOCO

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BLACK BAG: DOPPIO GIOCO

un film di Steven Soderbergh
con Michael Fassbender, Cate Blanchett, Marisa Abela, Pierce Brosnan
sceneggiatura: David Koepp ● fotografia: Peter Andrews
montaggio: Mary Ann Bernard ● musiche: Thomas Newman
produzione: Casey Silver Productions
distribuzione: Universal Pictures
Gran Bretagna, 2025 ● 93 minuti

v.o. inglese con sottotitoli in italiano

lunedì 14 aprile ore 19.20
proiezione speciale, in sala il regista Steven Soderbergh

mercoledì 30 Aprile
11:00

mercoledì 30 Aprile
21:40

Un avvincente spy drama che racconta la storia dei leggendari agenti segreti George Woodhouse e della sua amata moglie Kathryn. Quando lei viene sospettata di tradire la nazione, George si trova ad affrontare la prova definitiva: la fedeltà al suo matrimonio o al suo paese.

«Il montaggio, per me, è la parte più divertente. Non c’è niente di simile in nessun’altra forma d’arte. È un mosaico in cui ogni scena deve far avanzare il film, e se la si eliminasse, il film non avrebbe senso o verrebbe sminuito. Mi piace questo processo di determinare quali scene e inquadrature lotteranno per sopravvivere nel film.» (Steven Soderbergh)

«Nulla è come sembra. Soderbergh mette in atto quel ‘gioco di maschere’ che spesso attraversa il suo cinema e dove i protagonisti sembrano già pronti per la finzione dello schermo, per essere altri personaggi. Il dettaglio del biglietto del cinema nella borsa di Kathryn non solo è rivelatore ma il titolo, Dark Windows, potrebbe essere quello alternativo a Black Bag, proprio perché nasconde quelle tracce di oscurità proprie della spy-story a cui fa da contrasto quella luce persistente, sui primi piani di Michael Fassbender e Cate Blanchett che diventano figure luminose, forse la reincarnazione di quelle hitchcockiane di Cary Grant e Grace Kelly che illuminano lo schermo ogni volta che vengono inquadrati e fanno percepire sempre le tracce della loro presenza, anche nel fuori-campo; “Io osservo lei e lei osserva me”. è…] C’è un’eleganza che non è mai forma. Il cineasta guarda anche variazioni del genere fine anni ’90 (Gioco a due di McTiernan, sempre con Brosnan protagonista anche del suo Out of Sight) ma qui oltrepassa l’audace sperimentazione che ha anche attraversato il suo cinema. I colpi improvvisi (il coltello da bistecca sulla mano di Freddie), sembrano come dei gesti improvvisi in un meccanismo narrativo collaudatissimo, ma che mostra come il cinema di Soderbergh può aprirsi a improvvise sorprese.» (Simone Emiliani, Mymovies.it)