
BLACK BAG: DOPPIO GIOCO
un film di Steven Soderbergh
con Michael Fassbender, Cate Blanchett, Marisa Abela, Pierce Brosnan
sceneggiatura: David Koepp ● fotografia: Peter Andrews
montaggio: Mary Ann Bernard ● musiche: Thomas Newman
produzione: Casey Silver Productions
distribuzione: Universal Pictures
Gran Bretagna, 2025 ● 93 minuti
v.o. inglese con sottotitoli in italiano
lunedì 14 aprile ore 19.20
proiezione speciale, in sala il regista Steven Soderbergh
Un avvincente spy drama che racconta la storia dei leggendari agenti segreti George Woodhouse e della sua amata moglie Kathryn. Quando lei viene sospettata di tradire la nazione, George si trova ad affrontare la prova definitiva: la fedeltà al suo matrimonio o al suo paese.
«Il montaggio, per me, è la parte più divertente. Non c’è niente di simile in nessun’altra forma d’arte. È un mosaico in cui ogni scena deve far avanzare il film, e se la si eliminasse, il film non avrebbe senso o verrebbe sminuito. Mi piace questo processo di determinare quali scene e inquadrature lotteranno per sopravvivere nel film.» (Steven Soderbergh)
«Nulla è come sembra. Soderbergh mette in atto quel ‘gioco di maschere’ che spesso attraversa il suo cinema e dove i protagonisti sembrano già pronti per la finzione dello schermo, per essere altri personaggi. Il dettaglio del biglietto del cinema nella borsa di Kathryn non solo è rivelatore ma il titolo, Dark Windows, potrebbe essere quello alternativo a Black Bag, proprio perché nasconde quelle tracce di oscurità proprie della spy-story a cui fa da contrasto quella luce persistente, sui primi piani di Michael Fassbender e Cate Blanchett che diventano figure luminose, forse la reincarnazione di quelle hitchcockiane di Cary Grant e Grace Kelly che illuminano lo schermo ogni volta che vengono inquadrati e fanno percepire sempre le tracce della loro presenza, anche nel fuori-campo; “Io osservo lei e lei osserva me”. è…] C’è un’eleganza che non è mai forma. Il cineasta guarda anche variazioni del genere fine anni ’90 (Gioco a due di McTiernan, sempre con Brosnan protagonista anche del suo Out of Sight) ma qui oltrepassa l’audace sperimentazione che ha anche attraversato il suo cinema. I colpi improvvisi (il coltello da bistecca sulla mano di Freddie), sembrano come dei gesti improvvisi in un meccanismo narrativo collaudatissimo, ma che mostra come il cinema di Soderbergh può aprirsi a improvvise sorprese.» (Simone Emiliani, Mymovies.it)