
CLOUD
un film di Kurosawa Kiyoshi
con Masaki Suda, Kotone Furukawa, Daiken Okudaira, Amane Okayama,
Yoshiyoshi Arakawa, Masataka Kubota
sceneggiatura: Kiyoshi Kurosawa ● fotografia: Yasuyuki Sasaki
montaggio: Koichi Takahashi ● musiche: Takuma Watanabe
produzione: Nikkatsu Corporation, Tokyo Theatres, Django-Film Corporation
distribuzione: Minerva
Giappone, 2024 ● 124 minuti
v.o. giapponese con sottotitoli in italiano
2024 Mostra internazionale d’arte del cinema di Venezia: fuori concorso

presentato fuori concorso a Venezia 2024, Kurosawa torna al cinema con un thriller in cui analizza il rapporto che s’innesca tra relazioni umane e denaro, in una società capitalista trasferitasi sul mondo del web. un mix di generi per dare origine a una riflessione sui temi critici della società, della morale, sulla vendetta, e sull’impossibilità di una “reale” redenzione.
23:50
Ryōsuke Yoshii lavora in una piccola fabbrica e fa qualche soldo in più come rivenditore sotto lo pseudonimo di “Ratel”. Tratta attrezzatura medica, borsette, oggettistica… Tutto ciò che può rivendere per ricavarne un profitto. Compri al ribasso, vendi al rialzo: tutto qui. Muraoka, che gli ha insegnato i trucchi del mestiere quando erano compagni ai tempi del college, gli fa una proposta potenzialmente redditizia, ma lui rifiuta e continua con la sua discutibile attività. Si fida solo del suo conto in banca che continua ad aumentare. Rifiuta categoricamente anche una promozione e si dimette all’improvviso dopo tre anni di lavoro. Affitta una casa sul lago fuori città, sia per viverci sia per trafficarci, e inizia una nuova vita con la sua ragazza, Akiko. Con l’aiuto di Sano, un giovane locale assunto come aiutante, il suo business pare andare a gonfie vele, finché intorno a lui non iniziano a verificarsi inquietanti episodi uno dopo l’altro. Una spirale negativa di animosità si trasforma in una folla impazzita di dimensioni sconosciute. Il suo obiettivo è Yoshii, la cui inconsapevole esistenza viene rapidamente fatta a pezzi…
«Negli angoli oscuri del Giappone di oggi si verificano a volte episodi violenti senza motivo apparente. Quando si indaga sulle cause diventa chiaro che esiste una sorta di sistema attraverso il quale piccoli rancori e frustrazioni si accumulano e si ingigantiscono a causa di internet. Mi incuriosiva se questo tipo di fenomeno potesse fare da tema per un film d’azione e ho iniziato a sviluppare questo progetto. Il protagonista è un uomo mediocre che, attraverso piccoli maneggi per fare soldi, cerca di ottenere anche il minimo vantaggio sugli altri. Attira incautamente l’ira di chi lo circonda e alla fine si ritrova coinvolto in una battaglia mortale in cui c’è in gioco la sua vita. Man mano che le riprese andavano avanti mi sono però reso conto che non stavo facendo il tipo di film d’azione che ti fa semplicemente aumentare l’adrenalina. Una delle ragioni è la profonda ambiguità e complessità del protagonista, a cui dà vita il sorprendente talento di Masaki Suda. Un altro fattore è che la battaglia mortale ha improvvisamente cominciato ad assumere l’aspetto di una guerra. Profitto e vendetta si sovrappongono e si amplificano, mettendo in moto atti di violenza: e prima che ce ne accorgiamo, non possiamo più tornare indietro. In fin dei conti è anche possibile che sia così che nascono le guerre moderne.» (Kurosawa Kiyoshi)
«Anche per questo nella “nuvola” (Cloud) di Kurosawa non c’è spazio per alcuno spiraglio di luce o forma di redenzione. Perché è un mondo in cui si impara a sparare e a uccidere nello spazio di un fotogramma, in cui la donna che si ama può rivelarsi ancora una volta una dark lady e l’angelo salvatore trasformarsi in demone e spingerti ancora di più verso l’apocalisse dell’anima. Come nello straordinario epilogo dal sapore infernale. Un grande Kurosawa.» (Carlo Valeri)