COLAZIONE DA TIFFANY

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COLAZIONE DA TIFFANY
Breakfast at Tiffany’s

un film di Blake Edwards
con Audrey Hepburn, George Peppard, Patricia Neal, Buddy Ebsen,
Martin Balsam, Dorothy Whitney
sceneggiatura: George Axelrod ● fotografia: Franz Planer
montaggio: Howard A. Smith ● musiche: Henry Mancini
produzione: Paramount Pictures
distribuzione:MPLC
Stati Uniti, 1961 ● 115 minuti

v.o. inglese con sottotitoli in italiano

1961 Academy Awards: Oscar per la miglior colonna sonora e miglior canzone

come sempre torna la nostra amata maratona di fine anno, e anche stavolta vogliamo concludere in bellezza insieme a te, guardando un film mitico, un classico intramontabile che ci regali un momento di vera gioia cinematografica da condividere tutt* insieme. questa volta abbiamo scelto il capolavoro di Blake Edwards ispirato a un celebre racconto di Truman Capote, interpretato da una favolosa, divina Audrey Hepburn: il brindisi di quest’anno sarà con COLAZIONE DA TIFFANY!

Un uomo e una donna abitano nello stesso stabile: Paul è uno scrittore mantenuto da una ricca signora, Holly una ragazza stramba che conduce una vita sregolata, passando da un uomo all’altro. L’amore che li unisce è ostacolato dalle rispettive scelte esistenziali…

La Paramount aveva pensato a Elizabeth Taylor nel ruolo di Holly Golightly. Ma il regista Blake Edwards fu così colpito dal provino della Hepburn che fece di tutto per scritturala. Con un compenso di 750mila dollari, Audrey divenne, così, la seconda attrice britannica più pagata per un film dopo Liz.

La sequenza del party fu la più lunga e difficile da girare, secondo Blake Edwards. La maggior parte delle gag che si susseguono nella scena non sono nel romanzo di Capote, ma frutto della sceneggiatura di George Axelrod.
Capote definì inadeguata la trasposizione del romanzo fatto da Edwards, criticò duramente ogni aspetto del film: regia, cast, sceneggiatura. Avrebbe voluto la Monroe nel ruolo di protagonista e negli anni 80 si disse favorevole a un remake interpretato da Jodie Foster. «Holly non è chic, non è il tipo con gli zigomi pronunciati , come Audrey Hepburn; è una ragazza in gamba, sì, ma in un senso completamente diverso».

Il film si aggiudicò 2 Premi Oscar alla colonna sonora di Henry Mancini, compresa la statuetta per la migliore canzone originale, Moon River, scritta in coppia con Johnny Mercer e inserita nel film su insistenza di Audrey Hepburn che la interpreta nel film, nonostante non sia una cantante professionista. Il compositore, infatti, la arrangiò sulla tonalità vocale dell’attrice.

«Blake Edwards traduce la dura leggerezza di una novella di Truman Capote in favola sentimentale e fa della sua creatura letteraria una figura indelebile della sophisticated comedy. Il mondo fantastico di Holly (Holyday…) vorrebbe coincidere con le fatuità del jet-set che le gravita attorno, ma le paturnie, attacchi di panico che la posseggono d’improvviso, glielo impediscono: la gioielleria Tiffany diventa il rimedio all’angst, al dolore inesprimibile, non per gli ori e i preziosi in vetrina, ma per l’atmosfera levigata, per l’austero silenzio, per i commessi distinti. Non può capitarti niente di brutto là dentro. […] Tutto il carico della disillusione del romanzo viene alleggerito dal film attraverso l’uso di un registro satirico e pungente, l’angoscia diventa risvolto, inchinandosi alle ragioni della commedia, merito e limite di una pellicola che scapicolla verso un lieto fine, mieloso e appiccicaticcio, che il grande scrittore, non accettò mai.» (Luca Pacilio, gli spietati)