
Collective ● Colectiv
un film di Alexander Nanau
con Catalin Tolontan, Camelia Roiu, Tedy Ursuleanu, Vlad Voiculescu, Narcis Hogea
sceneggiatura: Antoaneta Opris, Alexander Nanau ● fotografia: Alexander Nanau
montaggio: Alexander Nanau, George Cragg, Dana Bunescu
produzione: Alexander Nanau Production
distribuzione: I Wonder Pictures
Romania, Lussemburgo, Germania, 2019 ● 109 minuti
v.o. in romeno, inglese con sottotitoli in italiano
European Film Award 2020 ● IFF – Forum on Human Rights, miglior documentario creativo
Satellite Awards 2021, miglior documentario ● One WorldHuman Rights Documentary IFF,
Gran Premio della Giuria ● Independent Spirit Award, nomination
AcademyAwards, nominato come miglior documentario e miglior film in lingua straniera
Les Arcs European FF, miglior fotografia ● London Critics Circle Film Awards 2021,
documentario dell’anno ● Zurich FF 2019, Miglior Documentario
martedì 21 settembre ore 19.00: proiezione gratuita in occasione dei Lux Film Award
a seguire la proiezione collegamento e Q&A con il regista
prenota il tuo posto con una mail a prenota@cinemabeltrade.net

una proiezione a ingresso gratuito per conoscere da vicino e in dialogo con il suo autore il film vincitore del premio europeo del pubblico LUX AWARD:
COLLECTIVE è un avvincente e serrato racconto del metodico disvelamento della verità nascosta sotto le pieghe di un sistema iniquo e di una comunicazione che crea sistematicamente ingarbugliati segreti di Stato.
Alexander Nanau, regista rumeno naturalizzato tedesco, ci regala una brillante detective story in tempo reale su verità, responsabilità e valore civile della stampa indipendente
Il Premio LUX del Parlamento europeo è il più alto riconoscimento delle Istituzioni europee per il cinema. Il film sarà proiettato contemporaneamente in 27 cinema dei 27 Stati membri e a seguire il regista si collegherà in diretta condivisa in tutte le sale.
Dopo che un terribile incendio provoca la morte di 27 persone in un nightclub di Bucarest, il Colectiv, le autorità rassicurano il popolo sul fatto che i feriti riceveranno le cure necessarie presso strutture definite “migliori di quelle della Germania”. Settimane dopo, il conteggio crescente delle vittime spinge gli intrepidi reporter della Sports Gazette a investigare sull’accaduto. Proprio in quel momento una soffiata smaschera la Hexi Pharma, un’azienda locale il cui capo muore in circostanze misteriose. Il Ministro della Salute si dimette in silenzio nel bel mezzo dei tumulti. Ma questo è soltanto il primo capitolo di una denuncia scioccante e piena di colpi di scena.
«L’incendio del Colectiv è stato un trauma nazionale. Abbiamo avuto manifestazioni di massa che sembravano davvero un’ondata di grandi cambiamenti. Per la prima volta sembrava che i giovani fossero stufi e volessero sbarazzarsi di tutto l’apparato corrotto. Quindi abbiamo pensato di fare un film su questo. Ci chiedevamo da dove saremmo partiti. Ho messo inizialmente da parte il progetto, mentre andavo a girare un altro film in Afghanistan. Quando sono tornato e ho incontrato il mio co-produttore di HBO Europe, la situazione era peggiorata: la gente stava morendo negli ospedali. Così abbiamo deciso di guardare in tutte le direzioni possibili e rintracciare personaggi le cui vite potessero rivelare qualcosa su ciò che stava accadendo. Le vittime, gli ospedali, i medici, lo Stato. Poi la squadra guidata da Catalin Tolontan ha iniziato a scoprire irregolarità e smascherare la propaganda dello Stato a proposito del trattamento dei pazienti ustionati. Era tutta una grande bugia. Così il capo del mio team e co-autore del film, Antoaneta Opris, ha detto: “Proviamo con Tolontan.” Abbiamo pensato che seguire la stampa potesse essere il punto di partenza giusto per descrivere i meccanismi della società, il rapporto tra potere e cittadini. Tolontan ha iniziato a darci fiducia dopo aver visto che il lavoro d’indagine del nostro team era completo e serio. Un giorno ha chiamato e ha detto: “Ascolta, potrei avere qualcosa. Non so dirti cosa sia, ma potremmo essere pronti a fartelo filmare.” E siamo finiti in questo intero vortice di rivelazioni.» (Alexander Nanau)
«Il documentarista rumeno Alexander Nanau, che qui è regista, produttore, direttore della fotografia e montatore, narra la loro storia, e la storia del suo Paese natale, attraverso un’indagine da romanzo giallo, scoprendo in tempo reale, insieme a noi, le svolte rocambolesche della vicenda, e mescolando immagini tratte dai media a osservazioni ravvicinate del lavoro di giornalisti e politici. La progressione degli eventi è avvincente, il ritmo serrato, e il coinvolgimento emotivo diventa gradualmente sempre più forte, anche perché la storia raccontata suona familiare in qualsiasi nazione governata da irresponsabili e colpita da corruzione, nepotismo, politicizzazione e conflitto di interessi. Vedere un politico giovane e onesto e un giornalista di lungo corso determinato a scavare nei fatti per mettere a nudo la verità è commovente quasi come ascoltare le testimonianze dei genitori delle vittime dell’incendio al Club Colectiv e assistere alla volontà di vivere di una delle sopravvissute, Tedy, gravemente deformata dalle fiamme. Colectiv fa tutto ciò che un grande documentario deve fare: informa, incalza, intrattiene, ci fa scoprire gli aspetti nascosti di un evento reale e riflettere sulle sue cause e conseguenze. Soprattutto ci tiene incollati alla poltrona, senza annoiarci mai, come un thriller investigativo di ottima fattura.» (Paola Casella, mymovies.it)