Drive-Away Dolls

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Drive-Away Dolls

un film di Ethan Coen
con Margaret Qualley, Geraldine Viswanathan, Pedro Pascal, Annie Gonzalez, Matt Damon
sceneggiatura: Ethan Coen, Tricia Cooke ● fotografia: Ari Wegner
montaggio: Tricia Cooke ● musiche: Carter Burwell
produzione: Focus Features, Working Title Pictures
distribuzione: Universal Pictures
Stati Uniti, Gran Bretagna, 2024 ● 84 minuti

v.o. inglese con sottotitoli in italiano

I fratelli Coen continuano i loro percorsi separati ed Ethan Coen torna ora co-sceneggiando insieme alla moglie Tricia Cooke “Drive-Away Dolls”, rimescolando a grande velocità gli ingredienti vintage di un immaginario cinefilo e realizzando un B movie alla Thelma e Louise, sboccato ma corretto, un road-movie lesbico popolato da personaggi pittoreschi e strambi e situazioni grottesche.

Scritto da Ethan Coen e Tricia Cooke, questa commedia segue Jamie, una ragazza dallo spirito libero che si dispera per l’ennesima rottura con la sua fidanzata, e la sua timida amica Marian che ha un disperato bisogno di lasciarsi andare. In cerca di un nuovo inizio, le due si avventurano in un viaggio improvvisato verso Tallahassee, ma le cose precipitano rapidamente quando incrociano un gruppo di inetti criminali durante il tragitto.

«se Drive-Away Dolls fosse stato solo un continuo revival di un cinema che difficilmente raggiungerà ancora quelle vette, non ci saremmo certamente scomodati a promuoverlo. A dare sprint alla pellicola è un tipo di ironia meno cerebrale e, soprattutto, una “pennellata di sesso” capace di rendere il film una intelligente e saffica dark comedy. Come poche ce ne sono, è bene sottolinearlo, nell’attuale produzione a tema. C’è la nudità e c’è il sesso, senza però la pretesa di voler andare troppo oltre per semplice posa. Insomma, un’aggiunta leggera e sincera ad un impianto narrativo che altrimenti saprebbe troppo di “Coen” e fuori tempo massimo. La stessa levità con cui ci si avvia alla conclusione e verso un “boss finale” pronto ad essere smitizzato e de-classicizzato come tutta la vicenda. C’è spazio solo per le adorabili Jamie e Marian, due ragazze alla ricerca della vita e di ciò che può donare loro. E questa cosa arriva, insieme a Billy Wilder, in un’inquadratura fin troppo inequivocabile per non essere un omaggio.» (Francesco Belliti, Nocturno)