E TU COME STAI?

/ / Senza categoria

E TU COME STAI?

un film di Filippo Maria Gori, Lorenzo Enrico Gori
con Collettivo di fabbrica – Lavoratori GKN Firenze
scrittura e montaggio: Filippo Maria Gori
fotografia: Filippo Maria Gori, Lorenzo Enrico Gori
produzione: Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico,
Istituto Ernesto de Martino con Filippo Maria Gori, Lorenzo Enrico Gori
distribuzione: OpenDDB – Distribuzioni dal basso
Italia, 2022 ● 100 minuti

v.o. italiano

2022 Festival dei Popoli

mercoledì 8 febbraio ore 21.30 proiezione speciale, in collegamento i registi
e il delegato RSU Dario Salvetti

Un documentario che mostra come la battaglia per il diritto ad avere un posto di lavoro sicuro sia difficile e piena di ostacoli, ma che l’unità nella lotta porti a sviluppare enormi energie.

Il 9 luglio 2021 i lavoratori della GKN Driveline Firenze, azienda dell’automotive, scoprono che la loro fabbrica a Campi Bisenzio è stata chiusa. Nessun preavviso, nessuna crisi: una delocalizzazione a fini speculativi. La reazione del Collettivo di Fabbrica degli operai non si fa attendere. Occupano lo stabilimento, vi organizzano un presidio per garantirne la sicurezza e avviano una mobilitazione che coinvolge l’intero territorio e altre lotte del paese. “Insorgiamo”, motto partigiano fiorentino, è la loro parola d’ordine. Per sfuggire a calcoli politici e finanziari calati dall’alto la comunità degli operai GKN si ritrova ad affrontare continui ostacoli, raggiri e imprevisti. Più vanno avanti e più la lotta si rivela essere non solo uno strumento di difesa ma anche un modo diverso di intendere la vita, dove prendersi cura degli altri costituisce il primo passo per la cura di sé.

«Ci siamo chiesti a lungo durante tutta questa lotta se saremmo stati cronaca o storia. Se saremmo stati la cronaca di una delle tante storie di licenziamenti di questo paese o la storia di una vittoria quasi impossibile. La verità è che la cronaca si misura in giorni e la storia in anni. E questa domanda non avrà probabilmente una riposta univoca e chiara per molto tempo. Allo stesso modo, che questo documentario sia la cronaca di questa lotta o un piccolo strumento per farne storia, lo vedremo negli anni. E forse lo rivedranno tra anni. Vada come vada, in fondo, un documentario di classe e sulla classe è sempre un piccolo grande avvenimento storico.» (Il Collettivo di Fabbrica Gkn)

«La visione di questo film richiede che ci si liberi da due possibili considerazioni pregiudiziali. La prima potrebbe essere che, avendo il Festival dei Popoli la propria sede a Firenze, il lavoro di Filippo Maria e Lorenzo Enrico Gori sia interessante ma legato essenzialmente ad una situazione locale. La seconda, ampiamente diffusa, è che gli operai (o la loro ‘classe’) non esistano più.
Quest’opera pregevole è pronta a smentire entrambe le supposizioni. A partire dal titolo. Che non è quello di una canzone di Claudio Baglioni su un amore finito ma il quesito che siamo di fatto tutti chiamati a porci quando ci troviamo di fronte a situazioni del genere che non ledono solo i sacrosanti diritti di coloro che ne sono direttamente coinvolti ma ci impongono di chiederci come stia la nostra società e quindi, in definitiva, come stiamo noi. Perché questa, tornando a quanto sopra, non è una vicenda ‘fiorentina’ e coloro che vengono seguiti sin dall’inizio della mobilitazione sono quegli ‘operai’ che a qualcuno farebbe comodo poter pensare ormai privi di qualsiasi forza contrattuale e di lotta e quindi destinati a soccombere. (…)
Quella che il documentario ci mostra, con un’assolutamente pregevole presa sulla realtà quotidiana, è la resistenza che i dipendenti (e con loro una parte della città) oppongono a quello che è un vero e proprio sopruso. Il termine resistenza è appropriato perché il motto che la mobilitazione ha assunto è quello che fu proprio della città nella lotta al nazifascismo» (Giancarlo Zappoli, mymovies )