Emilia Pérez
un film di Jacques Audiard
con Zoe Saldana, Selena Gomez, Edgar Ramirez, Mark Ivanir, Karla Sofía Gascón, Adriana Paz
sceneggiatura: Jacques Audiard ● fotografia: Paul Guilhaume
montaggio: Juliette Welfling ● musiche: Camille, Clément Ducol
produzione: France 2 Cinéma, LPI Media, Page 114, Pathé, Pimienta Films, Saint Laurent
distribuzione: Lucky Red
Francia, Stati Uniti, Messico, 2024 ● 132 minuti
v.o. inglese e spagnolo con sottotitoli in italiano
2024 Festival di Cannes: Premio della Giuria, Miglior interpretazione femminile
all’intero cast, Queer Palm
proiezione speciale in anteprima
martedì 26 novembre ore 20.40
(il film uscirà poi il 9 gennaio)
in collegamento il regista Jacques Audiard
e l’attrice Karla Sofía Gascón
con Emilia Pérez, vincitore a Cannes del Premio della Giuria, il regista Jacques Audiard racconta la storia di un feroce narcotrafficante messicano che decide di cambiare genere e vita, e della avvocata che la assiste nella transizione e in tutto ciò che succederà dopo questo cambiamento. una conferma della poliedricità espressiva del regista francese che stavolta mescola i canoni del musical con il melodramma messicano e il thriller fino alla tragedia, anche aiutato dall’eccellente interpretazione delle protagoniste del film, premiate anche loro al festival di Cannes.
20:40
Rita è un’avvocata al servizio di un grande studio, più interessata a scagionare i criminali che a consegnarli alla giustizia.
Un giorno riceve un’offerta del tutto inaspettata: aiutare un potente boss del cartello messicano della droga a ritirarsi dai suoi loschi affari e sparire per sempre. L’uomo ha in mente di attuare il progetto su cui lavora da anni: diventare la donna che ha sempre sognato di essere. Insoddisfatta del suo lavoro, Rita decide di accettare l’incarico, ignara del fatto che questa scelta cambierà per sempre la vita di molti.
«Durante il primo lockdown ho letto un libro di Boriz Rason, Écoute, da cui il film è tratto. In un capitolo racconta di un narcotrafficante che desidera cambiare identità. La cosa non era molto sviluppata nel romanzo, quindi ho pensato di farlo io. All’inizio era stato concepito come un’opera lirica, ci è voluto tanto tempo perché diventasse un film.» (Jacques Audiard)
«Con Emilia Pérez, il cinema di Jacques Audiard cambia pelle. Anche se il cuore profondo delle sue storie sembra resistere intatto. Perché si tratta ancora una volta di un affare di ruggine e ossa, di bande criminali, di leggi del cuore e del ferro, di sangue sparso tra le profezie della metropoli. Ma stavolta tutto è innestato in una forma musical sorprendente. Che si nutre degli umori di una Città del Messico caotica, densa, delirante, vita sospesa a un passo dall’inferno.» (Aldo Spiniello, Sentieri Selvaggi)