
FERDINANDO IL DURO
un film di Bloom Kolektiv
sceneggiatura: Bloom Kolektiv ● fotografia: Carlo Valtellina
montaggio: Alberto Valtellina ● musiche: Andrea Castelli, Luigi Polimeni, Assalti frontali,
chitarra elettrica Chiara Rinciari, chitarra in scena Matteo Cavallotti
produzione: Alberto Valtellina
distribuzione: Bloom Kolektiv
Italia, 2020 ● 75 minuti
v.o. in italiano

un’opera prima a cui non manca l’originalità, diretta e interpretata sul piano del tragicomico. Un progetto de Il Bloom Kolektiv, formato nel 2018 negli spazi del Bloom di Mezzago in Brianza, un locale noto per l’attività culturale alternativa che svolge, in particolare sul versante musicale, dal 1987.
Un misterioso intrigo, destinato a non avere svelamenti, finisce con il coinvolgere un introverso impiegato di un gruppo assicurativo. Anche i personaggi che incontra ne fanno parte e cercano, ognuno a suo modo, di comprendere di cosa si tratta per trovare una soluzione. Il non riuscire ad uscirne potrebbe implicare anche la morte.
«Un non-remake, un post-papaskinoisttot, un noir di ultima generazione ma fuori norma, una produzione pseudo autoconsapevole. Il film è nato per giocare a ricreare atmosfere che si respirano in alcune produzioni che non appartengono solo alla storia del cinema, ma anche e forse soprattutto si legano a un immaginario collettivo.
Titoli dalla trama improbabile, fragile, in cui il contenuto lascia il posto alla forma, mettendo in luce il lavoro artigianale dei registi, tecnici e attori.
Se è vero che il legame con il cinema di Dr. Alexander Kluge probabilmente inizia e finisce con il titolo, è altrettanto vero che molto ben nascosti appaiono i riferimenti al cinema di Jacques Tourneur (segnatamente il bellissimo e improbabile “Out of the Past”), o al cinema di Edgar G. Ulmer (con la scena dell’omicidio telefonico di “Detour”) o a “The Strange Love of Martha Ivers” di Lewis Milestone…
Sono però riferimenti importanti per il gioco, un gioco serio e allegro (come deve essere un gioco), profondo e complesso, a cercare quell’aura che sposta i nostri film di riferimento fuori dal tempo e li mantiene però, paradossalmente, attualissimi.
Ferdinando il duro è quindi un film che si presenta a un tempo presuntuoso e umile, concluso e abbozzato. Vuole essere grottesco, o piuttosto, frivolo: tragicomico.» (Bloom Kolektiv)
Bloom Kolektiv: Linda Stucchi, Paola Gandolfi, Matteo Montagna, Antonella Panigada, Nadia Querzola, Matteo Cavallotti, Aldo Castelli, Giancarlo Decaro, Antonella Angelino, Francesca Assi, Cristina Pirotta, Roberto Caspani, Chiara Cavaliero, Cinzia Cardone, Lilli Valcepina, Carlo Valtellina.
«Sicuramente questi maestri di un cinema non piegato al mainstream hanno costituito le stelle polari della lavorazione ma i film è bene che parlino da soli senza troppi rimandi ad altro o note a piè di pagina che rischiano semmai di inficiarne l’originalità. Perché in questo caso l’originalità non manca così come l’affiatamento della troupe e degli interpreti i quali (con una sola eccezione in un ruolo secondario) dimostrano di saper recitare in modo professionale dando corpo a una sceneggiatura che finisce con il dipanarsi sul piano del tragicomico.» (Giancarlo Zappoli, myMovies)