FILMIDAY – VIAGGIO IN ITALIA

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FILMIDAY – VIAGGIO IN ITALIA

● Appendice ad un film girato in estate ●

un film di Tiziano Doria e Samira Guadagnuolo
con Samira Guadagnuolo
Italia, 2022 ● 12 minuti

v.o. italiano con sottotitoli in inglese

● Spartivento ●

un film di Marco Piccarreda
con Ariele Pone, Rosetta Tardi
sceneggiatura: Marco Piccarreda ● fotografia: Marco Piccarreda
montaggio: Marco Piccarreda
Italia, 2022 ● 38 minuti

v.o. italiano

2022 Bellaria FF: Concorso Gabbiano, miglior innovazione cinematografica
Visions du Réel

● Albertine where are you? ●

un film di Maria Guidone
con Anna Coccoli, Raffaele Taddei, Rarri Benigno
sceneggiatura: Maria Guidone ● fotografia: Corrado Serri
montaggio: Maria Guidone, Matilde Bonanni ● musiche: Jakob Skott, Papir, Luigi Abiusi
produzione: Guidone Apulia Factory
distribuzione: Première Film
Italia, 2022 ● 20 minuti

v.o. inglese, francese con sottotitoli in italiano

2022 Mostra del cinema di Venezia; Settimana della Critica, migliore Regia

sabato 25 marzo, proiezioni speciali
in sala gli autori insieme a Daniela Persico (Filmidee, Locarno FF)

come sta il giovane cinema italiano? In vista del nuovo Bellaria FF, Filmidee riflette con alcuni filmmaker sulla condizione del cinema italiano e sul suo stato di salute produttivo.
sabato 25 presentiamo in sala tre lavori per ragionare intorno alle promesse del cinema del reale e al futuro delle immagini del cinema giovane del nostro paese.

● APPENDICE AD UN FILM GIRATO IN ESTATE ●

Appendice ad un film girato in estate è stato realizzato durante le riprese del lungometraggio “La Zita”, come un diario di appunti preso durante le ore vuote passate in casa, in attesa di poter lavorare. Durante quelle giornate, abbiamo raccolto molte interviste, chiedendo a donne di età diverse di parlarci dell’amore, fulcro dal quale è scaturito l’intero lavoro. Questa domanda però, non smetteva di echeggiare anche tra di noi, e ne è nata questa osservazione privata, leggera, fatta di sguardi rivolti a noi stessi, di riflessioni sul desiderio e sul senso di fare un film.

«Il nostro lavoro si innesta sui processi del film che gestiamo in autarchia nel nostro laboratorio milanese Làbbash. Ciò è intimamente legato alla ricerca di una forma e di un linguaggio che trovano – nel grado minimo degli strumenti usati e nelle loro possibilità tecniche – una corrispondenza concettuale e poetica. La nostra materia di partenza è radicata nell’osservazione del reale, ma ciò che cerchiamo non è una visione documentaristica o descrittiva, ma un percetto, una ricomposizione, una rappresentazione.» (Warschadfilm, Tiziano Doria e Samira Guadagnuolo)

● SPARTIVENTO ●

Rosetta ha 90 anni.Come ogni anno si č trasferita da Napoli a Capo Spartivento per trascorrere l’estate insieme al suo speciale nipote Ariele. Manca un giorno alla fine delle vacanze.

● ALBERTINE WHERE ARE YOU? ●

Albertine è il personaggio più controverso della Recherche du temps perdu, il più nominato, eppure quello di cui sembra di non sapere mai abbastanza: non si sa da dove viene, cosa fa nella vita, dove poi va a finire… e anche quando muore rimane il dubbio che non sia mai esistita. Alcuni critici hanno visto in Albertine la trasfigurazione letteraria di Alfred Agostinelli, l’autista di Proust, un giovane italiano di cui l’autore fu a lungo perdutamente innamorato. Le pagine del romanzo e il racconto biografico diventano il pretesto per una storia d’amore contemporanea, in cui Marcel, Albertine e Alfred si nascondono, bluffano, si scambiano generi e ruoli, vivendo l’amore come un interrogativo eterno, consapevoli che il cuore delle cose non può essere catturato, ma solo intravisto.

«Maria Guidone, con il suo cortometraggio in Concorso alla SIC, trasfigura dentro il suono ipnotico di un sinth e la sola voce narrante fuori campo, un mito della Letteratura del Novecento attraverso il suo personaggio più controverso e inafferrabile: Albertine. Un’ossessione romantica, psicosessuale e morale per Marcel Proust, soprattutto nel 5° volume de La Recherche, La Prisonnière, focalizzato sulla reclusione dorata a cui Proust di fatto aveva costretto la giovane amante nel romanzo. Albertine Where Are You? ne ricostruisce la genesi e lo sviluppo, analizzandolo sia letterariamente (viene riportato quante volte il nome di Albertine appare ne La Recherche, per quanto tempo dorme, chi si cela realmente dietro il suo nome e la sua identità), sia rivisitandolo temporalmente ad una contemporaneità molto naïf.» (Maria Cera, taxidrivers.it)