FITZCARRALDO

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FITZCARRALDO

un film di Werner Herzog
con Klaus Kinski, Claudia Cardinale, José Lewgoy
sceneggiatura: Werner Herzog ● fotografia: Thomas Mauch
montaggio: Beate Mainka-Jellinghaus ● musiche: Popol Vuh
produzione: Werner Herzog Filmproduktion
distribuzione: Cineteca di Bologna
Germania Occidentale, Perù, 1982 ● 158 minuti

v.o. tedesco, spagnolo, inglese, shuar, italiano con sottotitoli in italiano

1982 Cannes FF: miglior regia
German Film Awards: miglior film

Opera culmine del cinema di Herzog e della sua conflittuale collaborazione con Klaus Kinski, Fitzcarraldo, a più di quarant’anni dalla sua nascita, colpisce oggi, ancor più di ieri, per la grandiosità dell’impianto visivo e la potenza della messa in scena. E diventa ideale rappresentazione dello spirito avventuriero, megalomane e senza compromessi che ha animato la ricerca cinematografica del regista tedesco.

martedì 30 Settembre
04:00

La passione dell’avventuriero Brian Sweeny Fitzgerald, Fitzcarraldo, è la lirica. La sua idea fissa è quella di costruire un teatro d’opera a Iquitos, nel cuore dell’Amazzonia. Per riuscire nel suo intento accetta di guidare una spedizione a bordo di un battello verso una zona di alberi da gomma che intende sfruttare, e tenta l’impresa disperata di trasportare una nave al di là delle montagne.

«La storia di Fitzcarraldo mi fu proposta da Joe Koechlin. Era venuto a trovarmi a Monaco, esortandomi a tornare in Perù. Tutti si aspettavano e speravano che, dopo Aguirre, girassi un altro film nella giungla. Mi disse di avere una storia che avrei certamente trovato molto avvincente, quella del barone del caucciù Carlos Fermín Fitzcarrald, che alla fine del xix secolo era diventato l’imprenditore più ricco di tutta la regione. (…) A dire il vero, non mi sembrava un soggetto particolarmente interessante per un film, era solo la storia di uno squallido sfruttatore e io e Joe trascorremmo il resto della serata parlando d’altro. Se ne era appena andato e aveva chiuso la porta dietro di sé, quando tornò ad affacciarsi dicendo che aveva dimenticato un dettaglio. Una volta, Fitzcarrald aveva trasportato una barca a vapore di circa una trentina di tonnellate su un braccio di terra tra due fiumi. Improvvisamente, nella mia testa, la storia aveva già preso forma: deliri nella giungla, un piroscafo di almeno trecento tonnellate su una montagna, issato con gli argani dagli indios come nell’età della pietra, la voce di Caruso, la grande opera lirica nella giungla.» (Werner Herzog)

«Fitzcarraldo è oggi, a distanza di oltre 40 anni, la più grande testimonianza cinematografica di un’impresa realizzata contro tutto e tutti, quasi miracolosamente. Da un progetto apparentemente velleitario, il protagonista riesce a realizzare il suo più grande sogno e grazie a lui anche Herzog fa altrettanto, regalando allo spettatore immagini di rara bellezza, mai viste prima. Il genio è la capacità di realizzare ciò che gli altri non riescono neanche ad immaginare. E allora Fitzcarraldo riesce alla fine a trasportare una nave su e giù per la montagna, così come il cineasta tedesco dà vita ad uno dei più grandi capolavori della storia del cinema.» (Matteo Pivetti, Sentieri Selvaggi)