Flee

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Flee

un film di Jonas Poher Rasmussen
sceneggiatura: Jonas Poher Rasmussen
montaggio: Janus Billeskov Jansen ● musiche: Uno Helmersson
produzione: Final Cut for Real, Sun Creature Studio
distribuzione: I Wonder Pictures
Danimarca, Francia, Svezia, Norvegia, 2020 ● 89 minuti

v.o. danese, inglese, dari, russo, svedese con sottotitoli in italiano

2020 Festival di Cannes: concorso ● 2021 Sundance: miglior documentario straniero
nominato agli Oscar come miglior film internazionale, miglior film d’animazione,
miglior documentario ● EFA: miglior film europeo ● Lux Audience award
Annecy festival d’animazione: miglior film, miglior colonna sonora

domenica 3 aprile ore 13.00: proiezione speciale alla presenza del regista in sala

“Flee” è una storia vera che racconta in modo unico gli strazianti tentativi di un rifugiato afghano di trovare asilo all’estero. Un documentario di animazione, un viaggio viscerale, poetico ma anche pieno di solitudine e di un’incessante voglia di vivere. Un racconto sincero del bisogno di un uomo di confrontarsi con il proprio passato per conquistarsi un grande futuro.

non perderti la proiezione col regista in sala!

Amin ha 36 anni, vive in Danimarca, è un affermato docente universitario e sta per sposarsi con il suo compagno. Ma proprio poco prima delle nozze, il passato torna a fargli visita, facendogli ripercorrere gli anni della sua gioventù, quando dall’Afghanistan arrivò in nord Europa dopo un lungo viaggio, con la speranza di chiedere asilo. Flee è il racconto di una fuga che si trasforma in un inno alla vita e alla libertà, un percorso umano intessuto di sfide e gioia contagiosa, una cronaca veritiera e poetica della ricerca della felicità, che apprendiamo dalla viva voce del protagonista.

«Avendo già realizzato documentari radiofonici, ho usato la tecnica di intervista che ho impiegato per anni, in cui i soggetti si sdraiano e chiudono gli occhi, ricordando come le cose sembravano, odoravano e che sensazioni evocavano, così i loro ricordi diventano forti e immediati, come se si stessero dispiegando nel presente. Le storie che Amin ha condiviso erano potenti e la complessità era sbalorditiva. Dettagli della sua vita prima del liceo sono venuti fuori nel corso di sessioni multiple, collegando i punti tra il suo doloroso esodo dall’Afghanistan al suo purgatorio pre-adolescenziale a Mosca, dove lui e la sua famiglia aspettavano nel limbo per i loro documenti di immigrazione, e infine in Danimarca, dove l’adolescente ha creato una nuova casa da solo, separato dalla sua famiglia. Quanto più si addentrò in situazioni traumatiche, tanto più si ricordò di dettagli concisi del suo passato. Nel corso di tre o quattro anni, abbiamo fatto più di una dozzina di interviste insieme, ognuna derivante da una sessione iniziale di tre giorni in cui Amin ha riversato la sua storia di vita in dettagli spesso grafici e strazianti.» (Jonas Poher Rasmussen)

«Uno dei film d’animazione più affascinanti degli ultimi anni, documenta in modo unico gli strazianti tentativi di un rifugiato afghano di trovare asilo all’estero, e il suo viaggio tutt’altro che lineare. Il regista danese Jonas Poher Rasmussen trova mezzi straordinari per portare alla luce i ricordi del suo protagonista, Amin, plasmandoli in qualcosa di simile a un classico racconto di suspense, eppure radicato nella credibilità del documentario.» (David Katz, cineuropa.org)