GLI OCEANI SONO I VERI CONTINENTI

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GLI OCEANI SONO I VERI CONTINENTI
Los Océanos Son Los Verdaderos Continentes

un film di Tommaso Santambrogio
con Alexander Diego, Edith Ibarra, Frank Ernesto Lam
sceneggiatura: Tommaso Santambrogio ● fotografia: Lorenzo Casadio
montaggio: Matteo Faccenda
produzione: Rosamont con Cacha Films
distribuzione: Fandango
Italia, Cuba, 2023 ● 119 minuti

v.o. spagnolo con sottotitoli in italiano

2023 Festival di Venezia: film di apertura delle Giornate degli autori

giovedì 14 settembre proiezione speciale
in sala il regista Tommaso Santambrogio

un’esplorazione del popolo cubano attraverso tre storie intime che prendono vita nel paese di San Antonio De Los Baños, un ritratto di un popolo fatto di memorie, solitudini e silenzi tra bambini aspiranti giocatori di football, teatranti pieni di sogni e un pensionato che vende noccioline.

Alex e Edith, due giovani teatranti sui 30 anni, vivono la loro relazione fatta di piccoli gesti e di una tenera quotidianità tra le rovine degli edifici cubani.
Milagros, ormai in pensione, cerca di sopravvivere vendendo “manì”, tipici coni di noccioline cubane, e trascorre le sue giornate ascoltando la radio e rileggendo vecchie lettere. Frank e Alain, due bambini di otto anni, vanno a scuola e sognano di emigrare assieme negli Stati Uniti per diventare giocatori di baseball professionisti. Nel contesto di San Antonio De Los Baños, paesino dell’entroterra di Cuba dove sembra che il tempo si sia fermato, si sviluppano le tre rispettive narrazioni e i loro mondi; in un affresco di contemporaneità che prende vita tramite la memoria dei personaggi aleggia però lo spettro della separazione, vera grande piaga della società contemporanea cubana.

«Avevo tantissimo materiale girato e anche se gli elementi cardine della narrazione mi erano chiari, molte cose sono emerse nel farsi stesso del film, cose inattese. Il tempo a disposizione ci ha permesso di ricreare intorno ai personaggi una comfort zone, grazie alla quale hanno tirato fuori più di quanto mi sarei aspettato. Questo progetto mi ha formato tanto: è stato difficile perché devi essere costantemente ricettivo, creativo, dialogare sempre con il momento presente, appoggiandoti però quando serve a quello che avevi scritto prima. Lavorare in questa maniera, lasciando massima libertà, scrivendo e riscrivendo, mi ha permesso di crescere tanto anche a livello di sperimentazione.» (Tommaso Santambrogio)