
God’s Own Country
un film di Francis Lee
con Josh O’Connor, Alec Secareanu, Gemma Jones, Ian Hart, Harry Lister Smith
sceneggiatura: Francis Lee ● fotografia: Joshua James Richards
montaggio: Chris Wyatt, Stephen Goldsmith ● musiche: Dustin O’Halloran, Adam Wiltzie
produzione: Inflammable Films, Magic Bear Productions, Shudder Films
distribuzione: Fil Rouge Media
Gran Bretagna, 2017 ● 104 minuti
v.o. inglese con sottotitoli in italiano
Berlinale 2017: Panorama ● Sundance Film Festival 2017: Miglior regia film drammatico
British Independent Film Award: miglior attore

esordio di Francis Lee premiato al Sundance, un film emozionante che racconta l’amore tra due giovani uomini i cui corpi e le cui menti sono lo specchio di una vita rurale dura e asfissiante, ma ricca di un contatto profondo e delicato con la natura.
“God’s own country” è il nome dato tradizionalmente alla contea dello Yorkshire.
Yorkshire, primavera. Johnny (Josh O’Connor), un giovane che dedica tutti i suoi sforzi per portare avanti la fattoria dei genitori, cerca di sfuggire alla routine sbronzandosi al pub del paese e facendo sesso occasionale con altri uomini. Il conflitto emotivo non sta nel fatto che Johnny sia attratto da altri ragazzi, ma piuttosto nella sua incapacità di coinvolgersi emotivamente con qualcuno. Tutto cambia con la comparsa di Gheorghe (Alec Secareanu), un immigrato rumeno che arriva alla fattoria per dare una mano con la transumanza delle pecore. Gheorghe accende nel giovane una scintilla di vitalità e l’attrazione tra i due non tarda a concretizzarsi in un rapporto sentimentale intenso. Gradualmente il cupo e introverso Johnny si apre ai sentimenti che lo invadono, rivoluzionando lentamente ma inesorabilmente la sua vita.
«Sapevo di non voler realizzare un film sul coming out. Quello che volevo davvero era misurare l’impatto emotivo che l’innamoramento ha su di noi, e se siamo in grado di aprirci sufficientemente all’amore e alla possibilità di essere amati, oppure no. Questa è stata la mia personale esperienza e la cosa più difficile che abbia mai fatto: accettare di essere una persona vulnerabile e di essere capace di innamorarmi. Le storie di persone che dichiarano la propria omosessualità sono molto presenti al cinema e io desideravo guardare altrove.» (Francis Lee)
«Francis Lee dirige in modo magistrale un film che raggiunge l’eccellenza grazie a un’attenzione minuziosa a ciascun dettaglio. La camera non si stacca dai volti e i corpi dei personaggi, osserva il paesaggio spettacolare come se volesse farlo suo e, in questo modo, ci porta per mano nel sempre bello e al contempo complicato processo di innamoramento. In mezzo a tutto ciò, il film affronta in modo attento questioni come l’ostilità cui devono far fronte le persone che lasciano il proprio paese in cerca di un futuro più promettente. (…) Un gran film che utilizza tutte le risorse a sua disposizione per convertire una storia che ha poco di straordinario in un’esperienza avvolgente, che tocca tutti i sensi dello spettatore rendendo impossibile scordarla quando si esce dalla sala. L’impegno totale di Josh O’Connor e Alec Secareanu nel dar vita alla coppia protagonista fa sì che lo spettatore rimanga totalmente coinvolto dai personaggi, augurando il miglior futuro possibile a questi due uomini innamorati.» (Cristóbal Soage, cineuropa.org)