IL LIBRO DELLE SOLUZIONI

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IL LIBRO DELLE SOLUZIONI
Le Livre Des Solutions

un film di Michel Gondry
con Pierre Niney, Blanche Gardin, Françoise Lebrun, Frankie Wallach
sceneggiatura: Michel Gondry ● fotografia: Laurent Brunet
montaggio: Elise Fievet ● musiche: Étienne Charry
produzione: Partizan Films
distribuzione: I Wonder Pictures
in collaborazione con Unipol Biografilm Collection
Francia, 2023 ● 102 minuti

v.o. francese con sottotitoli in italiano

2023 Festival di Cannes: Quinzaine des Cinéastes

Una riflessione ironica e intelligente, personale e parzialmente autobiografica, sugli eccessi della creatività che segna il ritorno di Michel Gondry (“Eternal Snshine of the Spotless Mind”, “Microbo&Gasolina”) sul grande schermo dopo 8 anni. Realismo, gag e momenti di surrealismo grottesco per una commedia imprevedibile e scatenata con un clamoroso Pierre Niney.

“Il fallimento è una sequenza di soluzioni intervallate da problemi. Il successo è una sequenza di problemi, intervallati da soluzioni.” Il libro delle soluzioni, cap. I
Marc, estroso e impulsivo, per terminare il suo nuovo film si rifugia con un manipolo di fedelissimi a casa di sua zia, in uno sperduto villaggio nelle Cevennes. Ma qui, la sua creatività esplode in mille direzioni diverse, gettando la lavorazione nel caos. Per fronteggiare la situazione, Marc inizia a comporre Il libro delle soluzioni, un manuale che raccolga le soluzioni a tutti i problemi del mondo…

«Con The Book of Solutions, Gondry ritorna alla commedia e fa centro. Il dolore stempera nelle immagini costantemente esilaranti, disegnando il profilo di un uomo e di un autore sopraffatto dalla vita e dal suo stesso progetto. Inciampando in un improbabile caos tecnico, il protagonista è mosso da una vera passione e dal desiderio di creare qualcosa che gli somigli davvero. Il film si fa allora laboratorio analitico per Gondry che ritorna sulla sua depressione e documenta attraverso la finzione questa lunga pausa nella sua filmografia. […] Michel Gondry si spinge lontano con l’autoironia, offrendo al suo alter ego fittizio un incredibile terreno di gioco. Un playground che rivela una vocazione comica evidente e completamente sbrigliata. Vedere per credere» (Marzi Gandolfi, mymovies.it)