INFILTRATORS

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INFILTRATORS

un film di Khaled Jarrar
sceneggiatura: Khaled Jarrar ● fotografia: Khaled Jarrar
montaggio: Gaetan Harem
produzione: Idioms Film
distribuzione: Aflamuna
Palestina, Libano, 2012 ● 70 minuti

v.o. arabo con sottotitoli in italiano

2013 Dubai International FF: premio speciale della giuria

la proiezione partecipa ai Palestine cinema days around the world
iniziativa che dà voce a storie palestinesi in occasione della ricorrenza del 2 novembre
giorno della Balfour Declaration (1917), il primo passo della diplomazia britannica
a sostegno della creazione di uno Stato ebraico in terra di Palestina.
serata in collaborazione con Darna Cinema e Giovani Palestinesi d’Italia

Un’indagine sull’utopia della libertà e sul concetto di confine, il film documenta coraggiosamente la vita di un gruppo di palestinesi nel cuore della terra martoriata tra Israele e Cisgiordania.

sabato 2 Novembre
13:00

Mani che contrabbandano pane tra le fessure della “barriera di separazione”. Foto di figli e nipoti che crescono al di là, preclusi allo sguardo. Microfoni che registrano voci da recapitare oltre gli sbarramenti. Scale improvvisate che, notte e giorno, valicano il Muro che la retorica vuole invalicabile, unica garanzia contro la violenza del terrorismo. Basta un film a sfatare il poroso mito della sicurezza, tra le certezze fondative dello Stato di Israele? Low-tech e libero, filmato con ogni mezzo possibile, dagli stessi “trasgressori”, Infiltrators racconta di una pericolosa lotta quotidiana, quella per la libertà di movimento dei palestinesi della Cisgiordania. Un film che realizza l’ideale di Edward Said, il “contrabbando incontrollato di idee al di là delle linee”.

«Ho realizzato questo documentario nel tentativo di guarire dai traumi e dalla cruda realtà vissuti nella mia infanzia. In questa vita cerco di cavarmela sfogando la mia creatività, che sia attraverso l’arte visiva, la musica o la cinematografia. Parlare della mia arte è un modo per essere critico e costruttivo, e insieme contribuire alla causa palestinese.» (Khaled Jarrar)

«Questo non è un film facile da guardare. Non ha una trama definita, e l’unico filo narrativo è quello degli infiniti tentativi di attraversare il muro. Anziché interviste o commenti, c’è solo la telecamera di Jarrar che segue la vita delle persone e le scelte che cercano di compiere in una situazione in cui non hanno quasi nessuna scelta. In questo senso, è un documentario crudo e veritiero, tanto una condanna del sistema che costringe le persone a vivere in questo modo, quanto un omaggio alla loro ingegnosità e forza di volontà.» (Sarah Irving, Electronic Intifada)