INVELLE

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INVELLE

un film di Simone Massi
con Marco Baliani, Ascanio Celestini, Mimmo Cuticchio,
Luigi Lo Cascio, Neri Marcorè, Toni Servillo, Filippo Timi
sceneggiatura: Simone Massi, Anne Paschetta, Alessio Torino, Luca Briasco,
Assunta Ceccarani, Julia Gromskaya, Nello Massi
montaggio: Lola Capote Ortiz, Alberto Girotto, Simone Massi ● musiche: Lorenzo Danesin
produzione: Minimum Fax Media, Amka Films Productions
distribuzione: Lucky red
Italia, Svizzera, 2023 ● 92 minuti

v.o. italiano

2023 Festival di Venezia: premio Lizzani

giovedì 29 agosto proiezione speciale: al termina incontro con il regista Simone Massi

dopo oltre 25 anni di sperimentazione nel cortometraggio animato, Simone Massi debutta nel formato lungo con un lavoro epico, lirico e visionario che sposa tensioni e sentimenti autobiografici alla Storia del Novecento italiano. Un’esperienza creativa di grande suggestione ed emozione.

domenica 1 Settembre
18:20

lunedì 2 Settembre
15:20

martedì 3 Settembre
18:00

mercoledì 4 Settembre
13:00

giovedì 5 Settembre
20:00

venerdì 6 Settembre
18:20

domenica 8 Settembre
10:40

lunedì 9 Settembre
16:00

mercoledì 11 Settembre
13:30

Nel 1918 Zelinda è una bambina contadina con la madre in cielo e il padre in guerra. Le tocca smettere l’infanzia e indossare la casa, i fratelli, la stalla e le bestie. Un giorno Zelinda torna ad avere una madre e un padre. Alla fiera del paese la bambina si stringe al babbo e spalanca gli occhi per far posto a tutte le cose che gli si parano davanti. Vere o immaginate che fossero, Zelinda quelle cose ormai le ha viste e si è fatta una sua idea di come gira il mondo. Gira così velocemente che di colpo la sua storia diventa quella di un’altra. Nel 1943 Assunta è una bambina contadina che sta in equilibrio su una gamba, con la testa guarda il cielo e tiene il piede in guerra (un’altra!). Ma appena ha modo Assunta si cuce un vestito colorato, fa un saltello e hop! la guerra era tutto uno scherzo, o comunque adesso non c’è più. La guerra (forse!) non c’è più e con essa scompare un mondo intero: un salto più grande di quel che sembrava. Nel 1978 Icaro è un bambino contadino che gira in tondo attorno al niente. È stato sognato tanti anni prima e deve fare e farà quello che non è stato possibile per sua madre e sua nonna. E per chi è venuto prima di loro. E prima ancora. E prima ancora.

«Diceva Mark Twain “Quando ero giovane ricordavo ogni cosa, accaduta o no”. Ecco, in Invelle il vero e il falso si alternano, si mischiano, si impastano, diventano una cosa sola. È così che è stato concepito il film, ed è difficile fare una selezione, non so nemmeno se ho voglia di farla. Ti posso dire che ci sono delle storie di famiglia che inizialmente erano nella sceneggiatura e che poi ho tolto perché non funzionavano. Altre sono state completamente distorte: le ambientazioni, le epoche storiche in cui sono nati i personaggi, il fatto di avere o meno fratelli e amici. Nelle vicende dei protagonisti sono entrate storie successe ad altre persone, amici, vicini di casa, poeti e romanzieri… (…) Ogni verità, ogni tentazione di realismo, doveva necessariamente essere spazzata via dal falso, dall’illusione, dal sogno, dal gioco.» (Simone Massi)

«Invelle vuol dire “in nessun luogo”, ma qui il luogo è chiaro: eppure, se la collocazione geografica ha confini precisi, quella umana, antropologica, spirituale li trascende. Invelle è un non-luogo depredato dalla Storia ufficiale, ridotto a periferia narrativa, culturale, sociale, recuperato da un’azione artistica che è atto politico al crocevia tra celebrazione della tradizione orale e slancio artigianale e visionario. (…) Massi – che a Invelle, certo non lontano dall’autobiografia, ha dedicato anni e anni di lavoro – tra tormenti e sofferenze, si mette al servizio dello sguardo dei bambini, suggerendo alla loro sensibilità e al loro istinto le coordinate per capire quali sono le speranze, i fallimenti, le insofferenze e i dolori di un popolo e di una nazione.» (Lorenzo Ciofani, Cinematografo.it)