JODOROWSKY’S DUNE

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JORODOWSKY’S DUNE

un film di Frank Pavich
con Alejandro Jodorowski, Michel Seydoux, H.R. Giger
fotografia: David Cavallo ● montaggio: Paul Docherty, Alex Ricciardi
musiche: Kurt Stenzel
produzione: Jododune, Snowfort pictures
distribuzione: Wanted Cinema
Francia/Stati Uniti, 2013 ● 90 minuti

v.o. inglese, spagnolo, tedesco, francese con sottotitoli in italiano

2013, Austin Fantastic Fest: premio del pubblico e per il miglior documentario

quello che per orson welles fu don chisciotte, per jodorowski fu Dune: un miraggio inseguito e non conquistato. Ora un documentario restituisce linfa e memoria a un progetto che avrebbe cambiato la fantascienza cinematografica e consegna il ritratto della passione sempreverde dell’artista cileno.

Nel 1975, dopo il successo di El Topo e La montagna sacra, Alejandro Jodorowsky era il cineasta intellettuale più ricercato del mondo, aveva carta bianca e quello che voleva era realizzare il film più importante della storia del cinema, traendo spunto dai romanzi della saga di Dune di Frank Herbert. Il suo Dune doveva essere un film rivoluzionario in grado di cambiare la mentalità delle giovani generazioni fornendo nuovi modelli di riferimento. Per fare questo il regista aveva coinvolto un team incredibile che comprendeva i designer H.R. Giger, Moebius e Chris Foss, oltre all’esperto di effetti speciali Dan O’Bannon, le musiche dei Pink Floyd e attori come David Carradine, Mick Jagger, Salvador Dalì e Orson Welles. Anche se il progetto non vedrà mai la piena realizzazione, il film resterà un vivido sogno nell’immaginazione dei suoi creatori e sarà di ispirazione per molti altri registi, ultimo in ordine di arrivo il regista candese Denis Villeneuve con la sua versione dell’omonimo film che verrà presentata fuori concorso alla 78a Mostra del Cinema di Venezia.

«Il film sarebbe stato incredibile. La sua visione era unica, spettacolare e di molto avanti rispetto al suo tempo. Ma il mio film in realtà è soprattutto una storia su Jodorowski, su che persona straordinaria, carismatica ed emotiva è. Penso si debba avere un cuore di pietra per vedere questo film e non rimanerne completamente folgorato.» (Frank Pavich)

«attraverso lo sguardo acceso, l’armonioso movimento delle mani ed un’energia narrativa ancora lontana dall’esaurirsi, Jodorowsky rende tangibile il suo film, riscrivendolo, girandolo e producendolo direttamente sotto gli occhi dello spettatore. A sostenerlo chiama, anche se con la forza della memoria, quegli alleati scelti non esclusivamente per motivi artistici, ossia il disegnatore Moebius e il direttore degli effetti speciali O’Bannon. Così assemblando la materia fantascientifica con propositi esistenzialisti, questo Dune dimostra che il talento visionario, anche se non apprezzato nell’immediato, è destinato a produrre comunque i suoi frutti.» (Tiziana Morganti, Movieplayer.it)