LA BAMBINA SEGRETA

/ / Senza categoria

LA BAMBINA SEGRETA
تا فردا‎

un film di Ali Asgari
con Sadaf Asgari, Ghazal Shojaei, Babak Karimi
sceneggiatura: Alireza Khatami, Ali Asgari ● fotografia: Rouzbeh Raiga
montaggio: Ehsan Vaseghi ● musiche: Ali Birang
produzione: Taat Films, Novoprod
distribuzione: Cineclub Distribuzione
Iran, Francia, 2022 ● 86 minuti

v.o. persiano con sottotitoli in italiano

2022 Berlinale: Panorama
Mostra de València: palma d’oro e premio per la miglior attrice
Zurich FF: menzione speciale

Guardando alla tradizione del neorealismo italiano e a quella del cinema iraniano di Kiarostami, Asgari prosegue nell’analisi delle storture del suo paese con sguardo lucido ed empatico. La semplicità del racconto e la spontaneità dello stile registico accompagnano lo spettatore in una storia tanto commovente nella sua umanità quanto implacabile nella sua denuncia.

lunedì 30 Settembre
11:00

martedì 1 Ottobre
14:20

Fereshteh studia e lavora in una tipografia a Teheran. Quello che i suoi genitori non sanno è che ha anche una figlia illegittima di due mesi. Quando il padre e la madre le annunciano una visita a sorpresa, Fereshteh deve trovare alla sua bambina illegittima un altro posto per la notte per non svelare la sua esistenza. Non sarebbe un grande problema, ma con il poco tempo a disposizione, il suo piano si rivela difficile. Con l’aiuto della sua amica Atefeh, Fereshteh si lancia in un’odissea per la città, che si rivela piena di ostacoli.

«Tutto parte da un cortometraggio che ho realizzato nel 2014, La bambina. Era una storia ispirata fin dall’inizio da un’immagine: la foto di due ragazze sedute per strada. Sembravano tristi, e stavano solo fumando. Mi è rimasta fortemente impressa nella mente. E poi stavo parlando con una mia amica e lei mi diceva che le sarebbe piaciuto molto avere un bambino, ma che suo padre non avrebbe accettato proprio questo genere di cose. E allo stesso tempo non era intenzionata a sposarsi. Quindi stavo pensando di collegare questa immagine con questa situazione. Ed è stato così che ho scritto questa sceneggiatura per il cortometraggio e ho poi pensato di espandere il cortometraggio, in un lungometraggio senza aggiungere troppi elementi. Si trattava quindi di mantenere una storia molto semplice, con pochi personaggi. E allo stesso tempo bisognava catturare il pubblico. Nei miei corti in due o tre minuti si capisce quale sia la storia, che poi si svolge su personaggi che cercano di risolvere un problema.» (Ali Asgari)

«Ali Asgari conferma sua tendenza a scavare sotto la superficie del regime iraniano, attraverso un’idea estetica precisa e riconoscibile: unità di tempo e luogo (una notte, una giornata), una donna in difficoltà, un problema femminile che per estensione diventa metafora della repressione sociale iraniana. Detto chiaramente: ciò che nel mondo libero si può fare qui è vietato. Ecco che il precedente lungometraggio Disappearance si collega a questo, non solo per la presenza della stessa attrice: come lì non veniva aiutata una ragazza che si reca al pronto soccorso di notte, perché ciò che ha fatto è proibito, stavolta una mamma è costretta a nascondere la bambina; in entrambi i casi i genitori non devono sapere, pena lo stigma sociale con gravi conseguenze. In entrambi i casi, ancora, Asgari con la sua cinepresa segue il movimento della protagonista e la accompagna per alcune ore, pedinandola con sguardo post-dardenniano, sino a mandare lo schermo in nero e rilasciare la giovane al suo triste destino.» (Emanuele De Nicola, CineCriticaWeb)