L’APPRENDISTATO

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L’APPRENDISTATO ● THE YOUNG OBSERVANT

un film di Davide Maldi
con Luca Tufano, Mario Burlone, Lorenzo Campani, Enrico Colombini,
Cristian Dellamora, Damiano Oberoffer, Ernesto Alberti Violetti
sceneggiatura:  Davide Maldi, Micol Roubini
fotografia: Davide Maldi ● montaggio: Enrica Gatto
musiche: Freddie Murphy, Chiara Lee
produzione: Invisibile Film, L’Altauro, Red House Produzione
distribuzione: MovieDay e Slingshotfilms
Italia, 2019 ● 84 minuti

v.o. in italiano

72° Locarno FF, sez. Cineasti del presente

lunedì 28 settembre proiezione speciale
ospite in sala il regista Davide Maldi

Dopo FRASTUONO, un nuovo tassello della trilogia che Davide Maldi dedica all’adolescenza. In questo film, questo giovane autore si sofferma su quella fase di passaggio in cui un giovane si rende conto che sta per diventare adulto.

Maldi si riconferma come una promessa – mantenuta – nel panorama dei giovani registi italiani per la sua attenzione alla realtà vista con un occhio sensibile, profondo e non privo di humour.

D’ora in avanti i capelli devono essere corti e ben pettinati, le unghie devono rimanere pulite e le dita non devono diventare gialle per la nicotina. Il lavoro impegnerà molto sia mentalmente che fisicamente, il consiglio che viene dato è quello di venire il meno possibile influenzati dall’atmosfera festaiola che regna attorno. Queste sono alcune delle regole che Luca, un quattordicenne timido e dall’animo selvaggio, deve imparare a rispettare per sopravvivere all’interno del collegio Alberghiero.

«Volevo trovare un contesto reale nel quale un ragazzo era portato ad accelerare il suo processo di crescita imparando da subito un lavoro. L’Istituto alberghiero mi è sembrato il luogo adatto dove muovermi perché la professione del cameriere è fatta di regole e disciplina col fine di servire il cliente. Imparare a quattordici anni le regole del mondo del lavoro mi è sembrato inusuale. Luca proviene da un piccolo borgo di montagna, ha un animo selvaggio e libero e ho scelto lui come protagonista perché attraverso la sua esperienza potevo raccontare meglio le difficoltà nell’apprendere la professione a quell’età.» (Davide Maldi)

«Tra l’eleganza formale di Visconti e il misticismo proletario di Pasolini, L’apprendistato trasforma il quotidiano di un gruppo di adolescenti in rituale condiviso, in dedizione totale ad un mestiere esigente dove il sacrificio risulta necessario(…). Malgrado la crudeltà di un mondo dove non sono ammessi errori, il regista mostra senza mai giudicare, osserva senza ferire. Il suo sguardo è rigoroso ma mai sprezzante, sorta di lente d’ingrandimento su di un universo sconosciuto (quello della scuola alberghiera di Domodossola) che diventa a poco a poco famigliare». (Muriel Del Don, cineuropa.it)