
Michel Gondry Do It Yourself
un film di François Nemeta
con Michel Gondry, Kylie Minogue, Beck, Jack White/The White Stripes,
Jack Black, Charlotte Gainsbourg, Spike Jonze, Pierre Niney
sceneggiatura: François Nemeta, Stéphane Davet, Olivier de Bannes ● fotografia: David Quesemand
montaggio: Thibaut Seve, Pierre Jond ● musiche: Etienne Charry
produzione: O2B Films, The Red Ceiling, Arte France
distribuzione: Reservoir Docs
Francia, 2023 ● 80 minuti
v.o. francese, inglese con sottotitoli in italiano
2023 Mostra del cinema di Venezia
Proiezione all’interno de Le vie del Cinema 2023
Per info su prenotazioni e biglietti consultare il sito dedicato: le vie del cinema

Un’incursione nella mente di Michel Gondry, geniale cineasta dalle mille abilità, videomaker underground francese e vincitore di un oscar per Eternal Sunshine of the Spotless Mind, che da trent’anni ci permette di cogliere ciò che ci circonda, creando e raccontando il mondo,
20:00
Se Méliès avesse avuto un figlio, sarebbe stato Michel Gondry. Un geniale cineasta dalle mille abilità, il cui eccentrico talento ha convinto l’élite creativa della musica pop internazionale ad affidargli i suoi video musicali (Björk, Rolling Stones, Daft Punk, White Stripes, Beck ecc.) prima che trovasse la sua strada a Hollywood – senza mai rinunciare al suo stile piuttosto stravagante – e diventasse uno dei rari registi francesi a vincere l’Oscar, con Eternal Sunshine of the Spotless Mind (Se mi lasci ti cancello).
Dalla mano all’occhio, Michel Gondry da trent’anni ci permette di cogliere ciò che ci circonda, creando e raccontando il mondo. Il suo lavoro rende costantemente lode alla meraviglia attraverso l’artigianato: che si tratti della sua relazione con la musica e dei suoi inizi come videomaker; della nozione di magia inerente alla sua concezione dell’immagine; delle sue radici nell’infanzia e nel mondo dei sogni; del paradosso della sua carriera hollywoodiana; dell’ambizione umanista del suo artigianato che è anche un atto politico. Fallo da solo.
«Adolescente punk che sognava Méliès, Gondry ha creato in trent’anni un ammirevole, affascinante, imperfetto corpus di opere. Il geniale videomaker underground francese, diventato regista americano, è riuscito a sfuggire allo stereotipo imbarazzante del piccolo impiegato francese nella splendida terra di Hollywood, perché il suo cinema vive altrove: Gondry è tanto franco-americano quanto indiano e lappone. Appartiene al mondo. Partendo da una lunga intervista, realizzata sulla base di entusiasmanti materiali d’archivio e delle testimonianze degli artisti che popolano le sue opere, il documentario ci introduce all’universo marginale e artigianale di un funambolo dei sogni, del tempo e dei ricordi; un’opera che porta nella sua carne, con orgoglio, il mondo disturbato che descrive.» (François Nemeta)
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