
MICKEY 17
un film di Bong Joon Ho
con Robert Pattinson, Steven Yeun, Michael Monroe
sceneggiatura: Bong Joon Ho ● fotografia: Darius Khondji
montaggio: Jinmo Yang ● musiche: Jung Jae-il
produzione: Plan B Entertainment
distribuzione: Warner Bros.
Corea del Sud, Stati Uniti, 2025 ● 139 minuti
v.o. inglese con sottotitoli in italiano
2025 Berlinale FF: berlinale special

dopo il grande successo di PARASITE, dal 6 marzo arriva al cinema il nuovo lavoro del regista sudcoreano Bong Joon Ho, MICKEY 17, un thriller fantascientifico presentato in anteprima al festival di Berlino. Protagonista un improbabile eroe, Mickey Barnes, interpretato da Robert Pattinson che interpreta un impiegato “sacrificabile” secondo la sua azienda che viene mandato in avanscoperta su un pianeta ghiacciato in vista di una futura colonizzazione.
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Nel 2054, la mancanza di opportunità sulla Terra spinge le masse al pellegrinaggio interstellare, che inevitabilmente vuol dire sfruttamento da parte di potenti demagoghi al comando di queste spedizioni. Uno di loro è Kenneth Marshall, politico fallito in cerca di una nuova era per l’umanità su un pianeta inospitale abitato da strane creature. Per sfuggire a dei pericolosi usurai, Mickey Barnes accetta di imbarcarsi sull’astronave firmando un contratto da expendable, tuttofare destinati a morire ripetutamente grazie a una tecnologia che consente di “ristampare” un corpo all’infinito mantenendone la coscienza.
«Il personaggio di Mark Ruffalo incarna i dittatori di cui siamo stati testimoni durante la storia. Porta con sè, quasi fosse una maschera comica, i volti di tutti i cattivi politici con cui ci troviamo a che fare. Ho avuto di sicuro dei modelli di riferimento, in particolare alcuni pessimi politici coreani, ma non c’è nemmeno un riferimento specifico a cui guardare: ho più che altro tratto ispirazione dal passato, se c’è qualche sensazione di contemporaneità nel suo personaggio è perché la storia tende a ripetersi e questo li conferisce una qualità attuale e realistica. (…) Cerco di fare della fantascienza che sia profondamente umana e inusuale nel suo genere.» (Bong Joon Ho)
«Con Mickey 17, il regista torna a scandagliare i rapporti di classe e le disuguaglianze sociali in una chiave molto più ludica e meno cinica rispetto ai suoi titoli coreani. Una commedia sci-fi che parla degli ultimi, delle loro frustrazioni e la disperazione che porta ad accettare condizioni di vita disumane. Mickey è l’ennesimo emarginato del suo cinema, un personaggio che non trova il suo posto neanche a mensa, sfruttato fino all’estremo sul luogo di lavoro e salvato solo dall’amore di una donna protettiva e premurosa. Niente di rivoluzionario, vista in questo modo potrebbe essere l’esistenza più convenzionale dell’uomo comune del nostro tempo, e proprio a lui sembra parlare il regista.» (Federico Rizzo, Sentieri Selvaggi)