MONSIEUR AZNAVOUR
un film di Mehdi Idir e Grand Corps Malade
con Tahar Rahim, Bastien Bouillon, MARIE-JULIE BAUP,CAMILLE MOUTAWAKIL
fotografia: BRECHT GOYVAERTS
montaggio: LAURE GARDETTE ● musiche:
produzione: MANDARIN & COMPAGNIE, KALLOUCHE CINEMA
distribuzione: Movies Inspired
Francia, Belgio, 2024 ● 133 minuti
v.o. francese con sottotitoli in italiano

nel centenario della nascita di Charles Aznavour, Mehdi Idir e Grand Corps Malade dirigono un omaggio a questa figura maestosa, il viaggio di un ragazzo senza “carte vincenti” che, contro ogni pronostico, diventerà la voce di un intero Paese.
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Figlio di rifugiati, minuto, povero, con una voce troppo acuta: di lui fu detto e ripetuto che non aveva nessuna carta vincente da giocare. Ma con il lavoro, la perseveranza e una forza di volontà eccezionale, Charles Aznavour è diventato un monumento della canzone e un simbolo per tutta la cultura francese. Con quasi 1.200 brani eseguiti in tutto il mondo, in diverse lingue, ha ispirato intere generazioni. Dalla sua infanzia vissuta in povertà, fino alla sua scalata verso la gloria, ecco l’eccezionale viaggio senza tempo di Monsieur Aznavour.
«Nel “Monsieur” del nostro titolo, che volevamo fosse sobrio, si avverte già la grandezza di questo personaggio. Perché sì, Charles Aznavour era un grande uomo. Autore, compositore, interprete, ha avuto una carriera internazionale e duratura, è forse il più grande mostro sacro della canzone francese. Lo ammiro moltissimo come artista e come uomo: abbiamo avuto la possibilità di conoscerlo, ho avuto l’onore di cantare con lui e abbiamo trascorso insieme molto tempo. La sua energia ci ha trasportato.» (Grand Corps Malade)
«Diretto da Mehdi Idir e Grand Corps Malade, Monsieur Aznavour ripercorre la costruzione di un monumento: la storia di un uomo dalla volontà di ferro, nato Aznavourian cento anni fa. Dal ragazzino figlio di profughi armeni agli esordi nella canzone in coppia con Pierre Roche, poi l’incontro con Edith Piaf fino ai primi successi e al decollo di un’incredibile carriera musicale che lo vedrà metter in fila più di 1.300 canzoni, molte delle quali destinate alla gloria. Ne esce fuori un sorprendente omaggio a una figura unica, il cui percorso artistico ed esistenziale merita ammirazione e rispetto perché disseminato di mille difficoltà, che non gli impediscono tuttavia di realizzare i suoi sogni più folli» (Giandomenico Curi, il manifesto)

