Muta Metu #2: HÄXAN

HÄXAN, the whitches or withcraft through the ages, di Benjamin Christensen  (1922) è un film di culto che attirò immediatamente le attenzioni dei surrealisti e poi di molti altri artisti interessati all’occulto.
Basato su un manuale tedesco per gli inquisitori del XV secolo, presenta una serie di pesonaggi immaginari medievali come adoratori del diavolo, torturatori, tombaroli, possedute e Satana stesso, interpretato dal regista. Un incrocio tra mockumentary e horror, non privo di humour nero, ripercorre la storia della stregoneria ed esplora l’ipotesi che le streghe soffrissero di quella che nell’Ottocento la psichiatria definì isteria

ANTONIO BERTONI HÄXAN LIVE
la proiezione sarà accompagnata dal vivo dal contrabbasso, dal guimbri (strumento legato alla musica Gnawa ed ai riti di possessione) e dalle elaborazioni elettroniche di Antonio Bertoni. la musica che esegue dal vivo, un misto tra composizione, improvvisazione, stratificazione elettronica e musica etnica, ripercorre insieme alle immagini del film secoli di sonorità oscure.

PROSSIMO APPUNTAMENTO

giovedì 7 dicembre FRANKENSTEIN  – OvO live a cura di Marco Mancuso
Nel FRANKENSTEIN di James Whale, il barone e scienziato dott. Frankenstein trapianta su un morto un nuovo cervello e lo riporta alla vita tramite l’applicazione di un fluido magnetico. Nella sua ambizione e desiderio di raggiungere l’assoluta perfezione, lo scienziato Victor Frankenstein vuole emulare Dio, infondendo la vita nella materia inanimata.

OvO FRANKENSTEIN LIVE
«Gli OvO sono un duo formato da una piccola e indemoniata cantante-chitarrista (Stefania Pedretti) ed un energumeno che suona una mezza batteria come se fosse il set di un gruppo metal (Bruno Dorella). I loro live leggendari li hanno portati ovunque in Europa, Nord America, Messico, Medio Oriente, Sud Est Asiatico. la loro musica non è noise, non è metal, non è doom, non è punk, non è rock and roll, anche se c’è un po’ di tutto questo. certamente non è free né avant né tantomeno impro. per una volta si può davvero dire che un gruppo sia indefinibile.» (www.ovolive.blogspot.it)