N-EGO – ORARIO DA CONFERMARE

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N-EGO

un film di Eleonora Danco
con Eleonora Danco
sceneggiatura: Eleonora Danco e Marco Tecce
fotografia: Martina Cocco, Francesco di Pierro
montaggio: Marco Tecce
produzione: Nightswim
distribuzione: Lo Scrittoio
Italia, Francia, 2024 ● 82 minuti

v.o. italiano

2024, Torino FF: concorso

proiezione speciale giovedì 15 maggio
ospite in sala Eleonora Danco

dopo n-capace, Eleonora Danco torna alla regia con n-ego, un’opera spiazzante che attraverso performance e immagini evocative esplora il caos dell’età adulta, interrogando direttamente lo spettatore su questioni profondamente esistenziali, con ritmo incalzante e un audace utilizzo del montaggio.

giovedì 15 Maggio
21:30

n-Ego è una intensa e libera esplorazione della condizione umana, un viaggio attraverso le strade, dove la regista affronta una profonda crisi creativa ed esistenziale. In cerca di autenticità, si immerge in luoghi diversi, incontra personaggi che con le loro storie rispecchiano le sue paure e i suoi desideri.

«Per n-Ego, il mio secondo film (a differenza del primo n-Capace dove ho trattato di adolescenti e anziani) ho focalizzato l’attenzione sul mondo degli adulti. Ci sono voluti diversi step e mesi per costruire il cast. Passavo ore nei quartieri dove poi avrei girato il film, in cerca di esseri umani che mi colpissero d’istinto. È stato un lavoro estenuante ma anche molto interessante. A questi incontri sono seguite molte sessioni di provini, prima della scelta definitiva. I luoghi, sempre diversi, fanno parte del mio vissuto. Le persone scelte per strada le ho coinvolte in performance, mie visioni, nate dalle frequentazioni dei quartieri e dai personaggi che incontravo e con cui parlavo» (Eleonora Danco)

«Affrontando temi quali identità, solitudine e creatività, affiorando la condizione sociale, dunque disuguaglianze e ammaloramenti quotidiani, n-Ego perfeziona l’autenticità di un disperato, e giammai disperante, sentire: da Terracina a Sperlonga, da via Giulia agli “sprofondi”, lo stato dell’arte è l’arte dello stato umano.» (Federico Pontiggia, Cinematografo.it)