ORLANDO, ma biographie politique

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ORLANDO, ma biographie politique

un film di Paul B. Preciado
con Amir Baylly, Naëlle Dariya, Clara Deshayes,
Frédéric Pierrot, Paul B. Preciado
produzione: Les Films du Poisson, 24 Images, Arte France
distribuzione: Fandango
Francia, 2023 ● 98 minuti

v.o. francese, inglese con sottotitoli in italiano

2023 Berlinale, Teddy Award miglior documentario

il personaggio protagonista del romanzo di Virginia Woolf si è avverato: Il mondo sta diventando “Orlandesco”. Preciado riunisce il cast attorno a questa domanda: “Chi sono gli Orlando contemporanei?” 25 persone diverse, tutte trans e non binarie, dagli 8 anni ai 70 anni, interpretano il personaggio immaginario al centro del romanzo della scrittrice britannica mentre in un racconto di vita insieme a una serie di immagini di repertorio del ventesimo secolo che evocano gli Orlando del passato nella loro lotta per il riconoscimento e la visibilità.

Nel 1928 Virginia Woolf scrisse Orlando, il primo romanzo in cui il protagonista cambia sesso nel bel mezzo della storia. Un secolo dopo, il filosofo, scrittore e attivista trans Paul B. Preciado decide di inviare una lettera filmata a Virginia Woolf: il suo Orlando è uscito dalla finzione e sta vivendo una vita che lei non avrebbe mai immaginato.

«Ho letto per la prima volta il libro di Virginia Woolf quando ero un’adolescente in Spagna, ben prima di sapere che la transizione di genere fosse possibile. Il personaggio immaginario di Woolf mi ha permesso di immaginare la mia stessa vita, di desiderare e incarnare il cambiamento. Con gli anni sono diventato anch’io un Orlando. La mia biografia è fatta della storia collettiva di migliaia di Orlando invisibili. È una storia di lotta all’interno di un regime oppressivo di genere e sesso binario. Essere trans non significa solo passare dalla femminilità alla mascolinità (o viceversa), ma impegnarsi in un processo di “orlandizzazione”: un viaggio poetico in cui sia presente un nuovo linguaggio per nominare sé stessi e il mondo. Una transizione di genere è un viaggio trasformativo, un movimento di disidentificazione, una pratica di libertà piuttosto che una mera riproduzione di identità. Così, il film disegna il ritratto di un mondo che cambia e della rivoluzione di genere e non binaria in corso.» (Paul B. Preciado)

«C’era una certa curiosità nello scoprire i primi passi da cineasta dello spagnolo Paul B. Preciado, uno degli osservatori più puntuali delle politiche di genere e del corpo (…). Il minimo che si possa dire è che questa aspettativa non è stata delusa dal folgorante, iper-inventivo, intelligente e divertente Orlando, ma biographie politique. (…) E non sorprende che il film renda un omaggio discreto a Jean-Luc Godard, poiché la sua forma esplosiva e altamente soggettiva, che intreccia documentario e finzione, ricca di visioni telescopiche e sovrapposizioni, spostamenti e audaci collegamenti simbolici, il tutto mescolato a un salutare senso dell’umorismo, è perfettamente in linea con il compianto maestro svizzero. Perché quando si lotta contro l’impero normativo binario della vita, va da sé che anche la rappresentazione cinematografica debba essere deviata, come un’insurrezione di fiori selvatici avvolti in un pensiero libero ma molto strutturato.» (Fabien Lemercier, Cineuropa.org)