PADRE PIO – ORARIO DA DEFINIRE!

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PADRE PIO

un film di Abel Ferrara
con Shia LaBeouf, Cristina Chiriac, Marco Leonardi
sceneggiatura: Maurizio Brauci, Abel Ferrara ● fotografia: Alessandro Abate
montaggio: Leonardo Daniel Bianchi ● musiche: Joe Delia
produzione: Maze Pictures
distribuzione: RS Productions
Germania, Italia, Regno Unito, Stati Uniti, 2022 ● 104 minuti

v.o. italiano, inglese con sottotitoli in italiano

2022 Festival di Venezia: Giornate degli Autori

Progetto inseguito dal regista italoamericano per molto tempo, Padre Pio evita le trappole dell’agiografia e si rivela una sofferta e dolorosa riflessione sulla redenzione e la colpa che ben si sposa alla filmografia inquieta del suo autore.

giovedì 18 Luglio
07:00

È la fine della Prima Guerra Mondiale e i giovani soldati italiani tornano a San Giovanni Rotondo, una terra di povertà, violenza storica e dominio ferreo della Chiesa e dei suoi ricchi proprietari terrieri. Le famiglie sono disperate, gli uomini sono distrutti, ma vittoriosi. Arriva anche Padre Pio in uno sperduto convento di Cappuccini, per iniziare il suo ministero evocando un’aura di carisma irresistibile, santità e visioni di Gesù, Maria e del Diavolo stesso. La vigilia delle prime elezioni libere in Italia fa da sfondo a un massacro storico, un evento tragico che cambierà il corso del mondo.

«Di Padre Pio mi ispira ogni cosa. La sua pietà, la sua compassione, la sua dedizione, i suoi scritti, il suo dubitare, il suo mettere in dubbio la Fede, il suo viaggio, la sua quotidianità e l’essere sempre una persona umile, semplice: tutto questo fondamentalmente è la connessione con mio nonno, una persona semplice, che non aveva mire, come Pio, che non ne aveva bisogno.» (Abel Ferrara)

«Padre Pio di Abel Ferrara non è né un biopic né un santino televisivo, ma una parabola (laica) asciutta ed essenziale sulla necessità di portare le idee e le azioni fino alle loro estreme conseguenze, e conserva un’essenzialità espositiva di per sé radicale, resa più credibile dall’interpretazione scarnificata di Shia Le Boeuf, che racconta un calvario personale tangibile.» (Paola Casella, Mymovies.it)