PARLA CON LEI

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PARLA CON LEI
Hable con ella

un film di Pedro Almodóvar
con Javier Cámara, Dario Grandinetti, Leonor Watling, Rosario Flores,
Geraldine Chaplin
sceneggiatura: Pedro Almodóvar ● fotografia: Javier Aguirre
montaggio: José Salcedo ● musiche: Alberto Iglesias
produzione: El Deseo S.A., A3 TV, Via Digital
distribuzione: CG Entertainment con Barz and Hippo
Spagna, 2002 ● 112 minuti

v.o. spagnolo con sottotitoli in italiano

Premio Oscar 2003, Migliore Sceneggiatura
Golden Globe 2003, come Miglior Film Straniero
European Film Awards2003, Miglior Film, Miglior Regia, Migliore del pubblico al miglior attore, Miglior sceneggiatura, Premio del pubblico al miglio regista
Bafta Awards 2003, Miglior Film Straniero, Miglior Sceneggiatura
Nastri d’Argento 2002
Goya Awards, Migliori musiche originali
Premi César 2003, Miglior Film europeo

Oscar per la migliore sceneggiatura originale e Golden Globe per il miglior film straniero in Parla con lei il corpo diventa il confine tra la vita e la morte, ma anche il mezzo attraverso il quale esprimere amore, desiderio e intimità. Almodóvar esplora la fragilità e la forza del corpo umano, la sua capacità di connessione e di comunicazione anche al di là delle parole.

Il sipario si apre sullo spettacolo di Pina Bausch, Café Muller. Fra gli spettatori due uomini, seduti vicini per caso. Sono Benigno, un giovane infermiere, e Marco, uno scrittore quarantenne. Qualche mese dopo, i due uomini si incontrano di nuovo a “El Bosque”, la clinica privata dove lavora Benigno. Lydia, la ragazza di Marco, è una torera caduta in coma durante una corrida. Benigno si occupa di un’altra donna in coma, Alicia, una giovane studentessa di danza. Inizia tra loro una intensa amicizia…

«Parla con lei è una storia sull’amicizia tra due uomini, sulla solitudine e sulla lunga convalescenza delle ferite provocate dalla passione. È anche un film sull’incomunicabilità tra le coppie, e sulla comunicazione. Sul cinema come argomento di conversazione. Su come i monologhi di fronte a una persona silenziosa possano essere una forma efficace di dialogo. Sul silenzio come “eloquenza del corpo”, sul film come veicolo ideale nelle relazioni tra le persone, su come un film raccontato a parole possa fermare il tempo e insinuarsi nella vita di chi lo racconta e di chi ascolta.» (Pedro Almodóvar)

«“Parla con lei”, come le coreografie di Pina Bausch che lo incorniciano, è un balletto perfettamente delineato in ogni movimento, in cui l’armoniosità della forma dà vita a una vertigine senza fine: i personaggi danzano le proprie storie sull’orlo dell’abisso, non di rado vi precipitano, e l’eleganza dei passi plasma un destino inesplicabile, crudele e malinconico.» (Stefano Selleri, spietati.it)