
PASSAGES
un film di Ira Sachs
con Franz Rogowski, Ben Whishaw, Adèle Exarchopoulos, Caroline Chaniolleau
sceneggiatura: Ira Sachs, Mauricio Zacharias ● fotografia: Josée Deshaies
montaggio: Sophie Reine
produzione: SBS Productions
distribuzione: MUBI e Lucky Red
Francia, 2023 ● 91 minuti
2023: Sundance Film Festival
v.o. Inglese, Francese con sottotitoli in italiano

Ira Sachs, insieme alle interpretazioni travolgenti di Franz Rogowski, Adèle Exarchopoulos e Ben Whishaw, con Passages, presentato al Sundance Film Festival, ci regala un film rischioso, manifesto e rappresentazione di un cambiamento generazionale che permette allo spettatore di trasformare il proprio sguardo sui rapporti umani.
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Dopo aver completato il suo ultimo progetto, il regista Tomas (Franz Rogowski) inizia in maniera impulsiva un’intensa relazione con una giovane insegnante, Agathe (Adèle Exarchopoulos). Per Tomas, la novità di stare con una donna è un’esperienza eccitante che desidera approfondire, nonostante il suo matrimonio con Martin (Ben Whishaw). Quando anche Martin inizierà ad avere una relazione extraconiugale, il lunatico Tomas torna a rivolgere le sue attenzioni verso il marito.
«Ho scritto questo film pensando molto al protagonista interpretato da Franz Rogowoski. Lo avevo visto recitare in Happy End di Michael Haneke e volevo proprio fare un film con lui. Ho iniziato a lavorarci prima del lockdown in un periodo in cui provavo grande insicurezza sul futuro del cinema. Lui ha cominciato studiando danza poi ha capito che non era quella la sua strada. Ma è un attore molto fisico. Sa che il suo corpo può trasmettere emozioni. Il film d’altronde è la storia di un uomo di potere che alla fine finisce a terra. È come una coreografia, un numero di danza che deve essere capito e assorbito emotivamente. E lui lavora così con questa comprensione del corpo di quelle che sono le cose da esprimere.» (Ira Sachs)
«Il film è irresistibile nel gustarlo di momento in momento, ma Sachs, con una grazia mozzafiato, costruisce anche un arco credibile per queste tre persone che si trovano a un bivio. I desideri e le aspettative non coincidenti possono essere divertenti ma anche strazianti, e quella che avrebbe potuto essere una rassicurante e banale commedia di buone maniere su persone che sperimentano stili di vita diversi, si rivela una storia agrodolce di grandi speranze, grande sesso, dolorose delusioni e decisioni difficili. Una storia che avrebbe potuto facilmente cadere nel melodramma a buon mercato; Sachs le rende giustizia non facendo mai sentire i momenti o le poste in gioco più o meno importanti di quanto non lo siano in realtà. Il suo rispetto per i personaggi e per il pubblico, la sua onestà e il suo coraggio come regista, fanno di Passages uno dei suoi migliori film fino ad oggi e il lavoro di un artista nel senso più puro del termine.» (Elena Lazic, Cineuropa)