Primula rossa

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PRIMULA ROSSA

un film di Franco Jannuzzi
con David Coco, Salvo Arena, Fabrizio Ferracane, Roberto Herlitzka, Maurizio Marchetti
sceneggiatura: Massimo Barilla, Angelo Righetti ● fotografia: Luca Coassin
montaggio: Alberto Valtellina ● musiche: Luigi Polimeni
produzione: Fondazione di Comunità di Messina
distribuzione: Fondazione di Comunità di Messina, Ecosmedia
Italia, 2019 ● 82 minuti

v.o. in italiano

Opera prima di Franco Jannuzzi, Primula rossa cerca di ricostruire la dignità umana e sociale tra le esistenze dei pazienti di un’ospedale psichiatrico giudiziario.

Nel 1978 viene promulgata, su iniziativa di Franco Basaglia, la “legge 180” che sancisce la chiusura degli Ospedali Psichiatrici, per affermare la dignità e i diritti di cittadinanza di ogni persona, qualunque sia la condizione sociale e di salute. Paure, stigmi ed egoismi hanno però perpetuato e riproposto forme vecchie e nuove di istituzioni totali. Al contempo da allora in Italia non si è più smesso di ricercare e sperimentare modelli evoluti di welfare di comunità, capaci di restituire “potere” e “diritti” alle persone fragili. Primula rossa percorre il crinale fra queste due visioni dell’uomo e della vita. Il film, seppur per ricerca e sottrazione, fa riferimento al progetto Luce è Libertà della Fondazione di Comunità di Messina e lascia intravedere che grande potenziale di trasformazione si potrebbe generare se tutte le risorse umane, professionali ed economiche, che vengono utilizzate per tenere rinchiusi ed esclusi altri esseri umani solo perché malati, fossero utilizzate per aiutarli a vivere, lavorare ed abitare in un luoghi scelti.

«Nel lungometraggio s’intrecciano due percorsi: quello ricostruito da documenti d’archivio che evidenzia come paure, stigmi ed egoismi economici perpetuino forme vecchie e nuove di istituzioni totali e quello di fiction che narra come in Italia dalla fine degli anni ’70 non si è più smesso di cercare e sperimentare strade pienamente umane capaci di restituire diritti di cittadinanza alle persone deboli ed escluse. Il film mostra che queste strade, rispettose della dignità di ogni essere umano, non solo sono possibili, ma sono vere!» (Franco Jannuzzi)

«l’opera prima di Franco Jannuzzi condivide nella struttura registica il medesimo destino semantico dell’argomento portante della narrazione, ovvero la Legge Basaglia del 1978. Da un punto di vista lessicografico Legge Basaglia e Primula Rossa sono due prodotti, giuridico e artistico, costruiti tramite un identico processo di denominazione: la persona. (…) L’intelligenza nella sceneggiatura curata da Massimo Barilla consiste nello svelare allo spettatore il meccanismo scenico alla base del film tramite molteplici tecniche di cinematografica rottura della quarta parete, spingendosi fino ad annullare completamente la sospensione dell’incredulità nel finale della pellicola. Primula Rossa affida l’impatto emotivo del finale della narrazione attraverso riprese del backstage del film in cui il concetto di persona decade perché il personaggio della finzione scenica (Ennio, interpretato da Salvo Arena) è sostituito dall’uomo la cui biografia è stata ispirazione per la creazione di Ennio stesso» (Danilo Luigi Fusco, Cinematographe.it)