REAL

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REAL

un film di Adele Tulli
sceneggiatura: Adele Tulli ● fotografia: Clarissa Cappellani, Francesca Zonars
montaggio: Ilaria Fraioli, Adele Tulli ● musiche: Andrea Koch
produzione: Pepito Produzioni e Filmaffair
distribuzione: Luce Cinecittà
Italia, Francia, 2024 ● 83 minuti

v.o. inglese, tedesco, coreano, italiano con sottotitoli in italiano

2024, Locarno FF: concorso cineasti del presente

in sala la regista Adele Tulli

Direttamente dal Locarno Film Festival, Real è un documentario che ci propone un viaggio visionario e coinvolgente nei mondi apparentemente immateriali della rete, adottando come lente tutte le nuove vie di accesso a questo universo sempre connesso: dai visori agli smartphone, fino alle camere di sorveglianza e alle webcam, per esplorare cosa significa essere umani nell’era digitale.

mercoledì 4 Dicembre
11:00

I dispositivi digitali non sono più solo strumenti, bensì una porta di accesso a mondi aumentati in continua crescita, che percepiamo perlopiù senza una connessione fisica. Passiamo gran parte del nostro tempo in un ambiente digitale, alla ricerca di felicità, ricchezza, relazioni, conoscenze ed esperienze. Di cosa è fatta la realtà oggi? Per rispondere, il documentario compie un viaggio dentro l’umanità contemporanea, offrendo una panoramica globale sulla metamorfosi delle abitudini sociali e relazionali nell’era digitale.

«Ho iniziato questo progetto con l’urgenza di immergermi nelle metamorfosi emotive, sociali e cognitive innescate dal nostro rapporto con le tecnologie digitali. Il film nasce quindi come un’indagine libera e personale su questa trasformazione in atto senza precedenti, in cui lo sguardo cinematografico diviene una lente possibile per esplorare la nostra attuale condizione di esseri umani digitali. Sentivo che tutto ciò che chiamavamo reale stava crollando e ho iniziato a cercare modi per rappresentare questo crollo.» (Adele Tulli)

«Sebbene Tulli non nasconda la sua visione critica nei confronti di una bulimia digitale sempre più mostruosa (…), il film non si trasforma però mai in trattato morale, al contrario gioca con i codici stessi di questo mondo evidenziandone la tragica e inevitabile imperfezione. (…) Profondo, come gli abissi marini che mette in scena in uno dei rari momenti di respiro dalla cacofonia del virtuale, ma anche giocoso, Real ci confronta con le nostre debolezze e con il bisogno compulsivo che (quasi) ognuno di noi sente di scappare da una realtà sempre più cupa e insoddisfacente.» (Giorgia Del Don, Cineuropa)