ROSALIE

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Rosalie

un film di Stéphanie Di Giusto
con Benoît Magimel, Nadia Tereszkiewicz, Benjamin Biolay, Guillaume Gouix
sceneggiatura: Stéphanie Di Giusto, Alexandra Echkenazi, Sandrine Le Coustumer
fotografia: Christos Voudouris
montaggio: Nassim Gordji Tehrani
produzione: Trésor Films, France 3 Cinéma
distribuzione: Wanted cinema
Francia, Belgio, 2023 ● 115 minuti

v.o. francese con sottotitoli in italiano

2023 Festival de Cannes: Un Certain Regard
2023 San Sebastian IFF: Perlas

Presentato in Concorso nella categoria Un Certain Regard al Festival di Cannes 2023 , Rosalie racconta la toccante storia di una giovane donna che decide di fare del suo segreto e della sua diversità la sua forza, prendendo coscienza della sua unicità e mostrando la sua vera natura, lottando contro i preconcetti e i diktat di un’epoca.

Rosalie è una giovane donna nella Francia del 1870, ma non è come tutte le altre: sin dalla nascita, il suo viso e il suo corpo sono ricoperti di peli. Per evitare il rifiuto, ha sempre dovuto rasarsi. Tuttavia, quando Abel, un proprietario di un caffè alle prese con i debiti, la sposa per la sua dote, Rosalie decide di non nascondere più la sua diversità. Lasciandosi crescere la barba, finalmente si libera. Vuole che Abel la ami per quello che è, nonostante gli altri la considerino un mostro. Riuscirà Abel ad accettarla? E riuscirà Rosalie a sopravvivere alla crudeltà altrui?

«Volevo scrivere una storia di amore incondizionato. Ad ispirarmi è stata una donna straordinaria, Clémentine Delait. Una donna con la barba che è diventata famosa all’inizio del XX secolo. Il suo volto femminile coperto di peli mi affascinava, conteneva un mistero che era tutto da esplorare. Sapevo che si era rifiutata di diventare un banale fenomeno da fiera e che aveva invece voluto essere “nella vita”, avere un’esistenza da donna. Mi sono interessata ad altre donne affette da irsutismo (il nome scientifico di questo disturbo), la maggior parte delle quali finiva da sola, nelle fiere, ridotta a volgare “freak”… Dopo una lunga ricerca, ho voluto conservare solo ciò che mi toccava della vera storia di queste donne.» (Stéphanie Di Giusto)

«Il film eccelle per la sua capacità di immergere lo spettatore nell’epoca che ritrae, grazie a un’estetica meticolosa che cattura la cruda bellezza della natura e la complessità della condizione umana. La musica, in particolare i violini, guida le emozioni dello spettatore attraverso le gioie e i dolori di Rosalie con struggente precisione.La storia di Rosalie ruota attorno al desiderio universale di essere amati per quello che si è. La complessa relazione tra Rosalie e suo marito, che oscilla tra amore, vergogna e accettazione, funge da filo conduttore della storia, illustrando le sfide insite nella ricerca dell’autenticità in un mondo intriso di pregiudizi. Il film affronta in modo sottile lo stigma della guerra e la solitudine esistenziale dei vari personaggi.» (Julie de Sortiraparis, sortiraparis.com)