SCARFACE

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SCARFACE

un film di Brian De Palma
con Al pacino, Michelle Pfeiffer, Steven Bauer
sceneggiatura: Oliver Stone, Armitage Trail ● fotografia: John A. Alonzo, Lee Garmes
montaggio: Harriet Fidlow, Hal Levinsohn ● musiche: Curtis Tandler, Giorgio Moroder
produzione: Universal Pictures
distribuzione: Lucky Red
Stati Uniti, 1983 ● 161 minuti

v.o. inglese con sottotitoli in italiano

torna in sala a 40 anni dalla sua uscita, SCARFACE di Brian De Palma, sceneggiato da Oliver Stone, cult movie assoluto, con protagonista uno scatenato e spiritato Al Pacino. una storia potente che ha affascinato generazioni di cinefili grazie soprattutto al personaggio di Tony Montana, senza dubbio uno dei bad guy più intensi e carismatici della storia del cinema.

Nella primavera del 1980 il porto di Mariel Harbor fu aperto e in migliaia salparono per gli Stati Uniti. Erano in cerca del Sogno Americano. Uno di loro l’aveva trovato tra i viali soleggiati di Miami… ricchezza, potere e passione oltre i sogni più selvaggi.

«Nonostante tutti i problemi censori che incontrò all’inizio, Scarface è diventato un punto di riferimento per generazioni di spettatori. È quello che succede quando di ritrovi con un film che trascende la decade in cui viene prodotto e continua a funzionare anno dopo anno. Qualcosa lo connette con le generazioni successive. In fondo Scarface è nel suo cuore la storia del sogno americano raccontato e filtrato attraverso una saga gangster. Personalmente, sono sempre stato affascinato da storie di persone che partono da condizioni umili, acquisiscono un sempre maggiore potere e finiscono per isolarsi dal mondo comune costruendosene uno a propria immagine.» (Brian De Palma)

«Oliver Stone stende una sceneggiatura cruda, ritratto di un mondo fatto di polvere bianca e potere, pupe da sballo e disco-music elettronica: il mondo dei gangster anni ’80, insomma. Grazie all’elegante mano di De Palma, l’opera danza sul ribaltamento del punto di vista: ci si scoprirà a simpatizzare per la mina vagante Tony, selfmade-boss scaltro e ligio al proprio, seppur deviato, codice d’onore. Montana, rozzo cubano di umili origini, incarna gli ideali del ghetto portandoli all’estremo, costruendo dal nulla un impero economico basato sull’illegalità. Un titanismo incurante di qualsiasi limite umano plasma la sfolgorante parabola del protagonista, vittima della propria fremente volontà di potenza. Il prodotto finale, lontano dalle ovattate atmosfere de Il padrino , è una feroce rilettura del capitalismo, dove il sogno americano si rivolta contro se stesso e la cultura del dollaro si affianca ineluttabilmente all’eccesso, preludio in tale contesto all’autodistruzione. Affiancato da una splendida Michelle Pfeiffer agli esordi, Al Pacino regala l’anima ad un antieroe leggendario, contribuendo a creare un’opera che traccia nuove e nette linee guida per il futuro del genere (e non solo).» (Giovanni Idili)