
SEARCHING EVA
un film di Pia Hellenthal
con Eva Collé, Pietro Zambello
sceneggiatura: Giorgia Malatrasi, Pia Hellenthal ● fotografia: Janis Mazuch
montaggio: Yana Höhnerbach ● musiche: Falk Möller, Marcus Zilz
produzione: Corso Films
distribuzione: Dreamcatchers
Germania, 2019 ● 85 minuti
v.o. tedesco, inglese e italiano con sottotitoli in italiano

tra flussi di coscienza e immagini provocatorie, un viaggio al contempo elusivo e intimo che colpisce per la sua originalità. fuori dalle categorie, dagli standard e dalle facili risoluzioni: come Eva.
A 14 anni F. dichiarò che il concetto di privacy era ormai un concetto superato, decise che il suo nuovo nome sarebbe stato Eva e pubblicò il suo primo diario online. In breve tempo Eva divenne una star di Internet, dando libero accesso al resto del mondo a osservarla crescere. Oggi Eva è una giovane ventenne, la cui esistenza oscilla tra la sua vita reale – in cui recentemente si è definita come una vagabonda anarchica e una sex worker femminista – e la sua vita virtuale – dove la sua persona viene idealizzata come un archetipo dell’autenticità. Searching Eva è la favola di una giovane donna cresciuta nell’era di Internet, che ha deciso di far diventare il racconto della sua crescita personale uno spettacolo pubblico, sfidando le convenzioni e il concetto comune di ciò che “una donna dovrebbe essere”.
«Tutto è cominciato perché io e la co-autrice Giorgia Malatrasi eravamo intrigati da Eva proprio come persona. Man mano che abbiamo letto e studiato il suo blog si sono aggiunte tante sfumature. Più parlavamo di lei e più ci rendevamo conto che Eva è come uno schermo da proiezione per noi. E con la sua apertura e completa onestà, è davvero difficile definirla o incasellarla: è tutto e niente allo stesso tempo. Ci siamo ritrovati a riflettere su come proviamo a definire le persone, una operazione che finisce sempre per coinvolgere approcci moralistici o definizioni convenzionali. Tutto ciò è diventato il vero focus del film, più della effettiva vita di Eva» (Pia Hellenthal)
«Come Ognuno ha diritto di amare di Adina Pintilie, Searching Eva sfida sicuramente i limiti, i pregiudizi e i gusti del pubblico. La vera domanda scottante, comunque, non riguarda la forma del film ma il contenuto: Eva, colei che vediamo sullo schermo, è davvero una persona reale o solo un “affresco” che cammina e parla? O forse lei “è” il suo lavoro, e quindi farsi questa domanda diventa inutile? Bè, questo dipende da ognuno di noi.» (Ola Salwa, Cineuropa)