THE LAST SHOWGIRL

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THE LAST SHOWGIRL

un film di Gia Coppola
con Pamela Anderson, Brenda Song, Kiernan Shipka
sceneggiatura: Kate Gersten ● fotografia: Autumn Durald Arkapaw
montaggio: Blair McClendon, Cam McLauchlin ● musiche: Andrew Wyatt
produzione: Utopia
distribuzione: Be Water e Medusa
Stati Uniti, 2024 ● 89 minuti

v.o. inglese con sottotitoli in italiano

2024 San Sebastián FF: premio speciale della giuria

Tra Larry McMurtry e Sean Baker, il terzo film di Gia Coppola svela il lato più umano e fragile della sfavillante Los Angeles e consegna ai posteri una commovente e sentita interpretazione di Pamela Anderson: un racconto delicato e commovente.

giovedì 3 Aprile
17:20

venerdì 4 Aprile
20:00

sabato 5 Aprile
22:00

domenica 6 Aprile
20:20

lunedì 7 Aprile
18:50

martedì 8 Aprile
15:50

mercoledì 9 Aprile
20:00

Lo spettacolo di Las Vegas in cui la showgirl Shelley danza da trent’anni chiude i battenti, costringendo la donna a riprendere in mano la propria vita. Con l’aiuto della migliore amica Annette, decide di riallacciare i rapporti con la figlia.

«Ho sempre amato Las Vegas e cercavo la storia giusta per raccontarla. Quindi, quando mi sono imbattuta nell’opera di Kate [​​Gersten], ho pensato che fosse un bellissimo ritratto di cosa significhi vivere lì: parte del mio fascino per questa città insolita è proprio legato a ciò che accade dietro la magia. In fondo, è una storia madre-figlia, ma affronta anche il modo in cui la nostra cultura scarta così facilmente qualsiasi cosa dopo un certo punto: tecnologia, arte, esseri umani. Ho trovato davvero stimolante comprendere il mondo delle showgirl, icone a tutti gli effetti della città. E Shelly, penso che sia così umana, amabile e imperfetta. Essere innamorati di qualcosa che a volte non ti ricambia è una situazione che abbiamo tutti affrontato in molte forme diverse. E come affrontiamo queste sfide? Pamela le ha  rese reali in un modo molto più grandioso di quanto avrei mai potuto immaginare.» (Gia Coppola)

«The Last Showgirl racconta una storia familiare di sfortuna e scelte apparentemente discutibili con gentilezza, un grande amore per i suoi personaggi e un’evidente apprezzamento per gli alti e bassi che l’età e la bellezza offrono. È un film insolitamente tenero e un veicolo ideale per il dono di Coppola di esprimere l’intangibile e l’effimero. La vita di tutti i giorni ha le sue intensità drammatiche, ma l’autrice comprende anche il potere del silenzio, il peso di un’emozione incipiente e come il calore del sole possa sembrare un abbraccio.» (Manola Dargis, The New York Times)