Trilogia brasiliana: Lepanto, Ultimo cangaceiro – Respect the brutal – orario da definire

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Trilogia brasiliana pt 1: Lepanto, Ultimo cangaceiro ● Respect the brutal

LEPANTO. ULTIMO CANGACEIRO
un film di Enrico Masi
con Michael J. Wells, Marie Billegrav Bryant, Enrico Masi, Inalva Mendez Brito,
Paulo Thiago de Mello ● sceneggiatura: Stefano Migliore, Enrico Masi
fotografia: Giuliana Fantoni, Stefano Croci ● montaggio: Giuseppe Petruzzellis
suono: Jacopo Bonora ● musiche originali: Zende Music Ensemble, Laura Loriga,
Teresio Testa ● scenografia: Paola Zamagni
produzione: Caucaso e Caraminhola
Italia, Brasile, Regno Unito, 2015 ● 74 minuti

Presentato in anteprima al Bergamo Film Meeting

RESPECT THE BRUTAL
un film di Enrico Masi e Mike Wells
Produzione: Caucaso , 2012  ● 7 minuti

World Premiere all’East End Film Festival 2012 – London

introduce Gianmarco Torri di Docucity

la trilogia brasiliana di Enrico Masi approfondisce l’impatto dei Grandi Eventi nel Brasile contemporaneo attraverso storie di resistenza abitativa e mutamento della realtà urbana, e l’impatto sociale e sulle vite personali di chi racconta.

ULTIMO CANGACEIRO
Dopo aver perso la sua casa per la costruzione del Parco Olimpico di Londra 2012, Mike Wells è fortemente impegnato in una campagna di resistenza contro la globalizzazione dei grandi eventi. Accetta l’invito di Enrico, giovane ricercatore impegnato in una tesi di dottorato, a diventare la voce narrante di un documentario sulla situazione brasiliana alla vigilia dei Mondiali di calcio e delle nuove Olimpiadi di Rio de Janeiro.
Parte, allontanandosi dalla relazione complicata con Maria, per diventare l’ultimo cangaceiro, storica figura di brigante brasiliano difensore degli oppressi, eroe postmoderno all’avventura in un paesaggio sempre più trasfigurato tra realtà e subconscio.
Lepanto riecheggia l’antico scontro fra due modelli di civiltà; è la metafora di una battaglia dove si incontrano due forze sublimi: la crisi di una relazione di coppia e la resistenza abitativa ai mega eventi globali.

«Nell’immaginario collettivo brasiliano, il Cangaceiro corrisponde ad una sorta di Robin Hood, con l’unica differenza che il fenomeno dei Cangaceiro si è estinto brutalmente negli anni ’30 del novecento, ovvero pochissimo tempo fa, attraverso una repressione da parte dello stato di quello che veniva considerato un movimento di banditi. Pensiamo alla figura di Salvatore Giuliano in Sicilia. Dunque questa memoria rappresenta ancora una ferita aperta. Questo trauma brutale, che ha a che fare con il tema della wilderness e del dominio dei territori sconfinati del nordest, trova un riscontro letterario nell’opera di Joao Guimaraes Rosa, che possiamo considerare come un Joyce sudamericano. Mike diventa l’ultimo cangaceiro. La sua metamorfosi può essere letta anche con la nascita di un personaggio epico cavalleresco di nome Michael J. Wells, il quale diventa un possibile picaro postmoderno, in cui il picaro è colui che vaga alla ricerca di se stesso. Avviene il passaggio da eroe che difende gli oppressi a cercatore del proprio senso di vita.» (Enrico Masi)

«Un nuovo lavoro prodotto dalla Caucaso Factory, una casa di produzione indipendente che opera tra Bologna e Berlino, un racconto intimo che si divide tra il documentario e la finzione confondendo e mescolandone le linee. Lepanto – Ultimo Cangaceiro è un film che ci racconta diverse realtà: quella intima di Michael Wells in un momento difficile della sua vita. Il reporter britannico ha perso la sua abitazione per la costruzione del Parco Olimpico in occasione delle Olimpiadi di Londra del 2012 e si trova ora alla fine della sua relazione con la sua compagna Marie.
Enrico Masi, regista del film, parte da una piccola tragedia personale per narrare tragedie e drammi più grandi: i grandi eventi che il Brasile si appresta a ospitare (Mondiali di Calcio e Olimpiadi) e tutte le conseguenze che tali eventi porteranno. Michael Wells si pone in prima linea nella campagna di resistenza contro i Giochi, si mette al fianco di chi, come lui, potrebbe perdere la casa ed essere allontanato dai luoghi cari, dove è cresciuto e dove ha i propri affetti. Come nella battaglia di Lepanto, si lotta e si resiste per difendere la propria terra e i propri diritti, in questo caso contro l’invasione spietata di multinazionali e grandi gruppi immobiliari. Il film di Masi si avvicina con cautela a queste piccole e grandi tragedie, lo fa in maniera discreta cercando di penetrare all’interno sia del quotidiano del reporter britannico, sia nelle viscere di quel Brasile che resterà dietro ai riflettori dei grandi eventi, quella parte di una terra che rimane sempre ai margini, quando il mondo della globalizzazione più sfrenato tenta di rader al suolo.
(…) Difendere queste terre diventa per il protagonista, che nel mentre diventa narratore delle vicende di un Brasile “invaso”, significa affrontare anche se stesso e il suo dolore. Masi lo accompagna in questa poetica avventura firmando il primo lavoro di quella che sarà proprio una trilogia su questo paese.
Presentato in anteprima al Bergamo Film Meeting, Lepanto – Ultimo Cangaceiro, è un film che lavora molto sull’interiorità, quella del protagonista e della sua compagna filmati nei loro momenti ma anche quella di un paese e della sua cultura, dove chi è al margine combatte e resiste difendendo ciò che ama: la propria casa, la propria terra.» (Andreina Di Sanzo, mymovies.it)