UN BEL MATTINO

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UN BEL MATTINO
Un beau matin

un film di Mia Hansen-Løve
con Léa Seydoux, Pascal Greggory, Melvil Poupaud, Nicole Garcia, Camille Leban Martins
sceneggiatura: Mia Hansen-Løve ● fotografia: Denis Lenoir
montaggio: Marion Monnier
produzione: Les Films Pelleas
distribuzione: Teodora Film
Francia, Germania, 2022 ● 112 minuti

v.o. francese, inglese, tedesco con sottotitoli in italiano

2022, Cannes FF: Quinzaine des Réalisateu, Label Europa Cinemas

Mia Hansen-Løve torna a girare nella sua Parigi con la complicità di una straordinaria Léa Seydoux, in uno dei ruoli più intensi e luminosi della sua carriera. Partendo dai più semplici gesti quotidiani esplora l’animo femminile con una sensibilità rara e con un film potente firma un ritratto di donna che colpisce al cuore.

Sandra è una madre single che lavora come interprete e si trova ad affrontare un momento di grande incertezza nella sua vita: suo padre è malato e sempre meno autosufficiente, mentre l’incontro casuale con un vecchio amico, Clément, si trasforma presto in una relazione appassionata. Clément però è sposato e Sandra non può abbandonarsi a questo grande amore come vorrebbe.

«La sceneggiatura è in parte ispirata dalla malattia di mio padre. L’ho iniziata a scrivere alla fine del 2019, stavo cercando di dare un senso a quello che passavo e volevo esplorare il modo in cui due sentimenti opposti, un senso di dolore e uno di rinascita legato all’amore, possano dialogare, quando vengono vissuti contemporaneamente. Anche se instabile, quello che Sandra e Clément hanno insieme è soprattutto fonte di gioia, mentre con suo padre è soltanto sofferenza: le due storie coesistono. Mi interessava trovare una forma cinematografica per mostrare questa convivenza. Ho scritto il personaggio di Sandra pensando a Léa Seydoux. L’ho trovata fantastica nei suoi ultimi ruoli, ma spogliarla dei suoi attributi seducenti e filmarla nella sua quotidianità. Nel film non è solo considerata una donna desiderabile, ma una donna che osserva e ascolta molto anche gli altri. Questo capovolgimento ci ha permesso di avvicinarci ancora di più al carattere profondo di Léa, al suo mistero, a una malinconia nascosta che mi ha commosso.» (Mia Hansen-Løve)

«Una bella donna parigina; suo padre professore malato; il suo amante sposato; scaffali brulicanti di libri: sulla carta, sembra una check list per fin troppi film francesi. Ma nel quieto e miracoloso Un bel mattino Mia Hansen-Løve e la sua protagonista Léa Seydoux fanno rivivere come nuovi anche quelli che sembravano dei vecchi luoghi comuni. (…) Il film affronta temi che Hansen-Løve ha già esplorato nel corso della sua carriera: l’amore e il sesso, la mortalità, le relazioni tra genitori e figli, il significato dell’indipendenza, il potere della passione intellettuale, la trasmissione della cultura da una generazione all’altra. Ma questo bagaglio così ricco non impedisce a Hansen-Løve di girare un film caldo e vitale, con un ritmo sostenuto e ravvivato da tocchi di un umorismo agrodolce, (…) evita rigorosamente ogni effetto melodrammatico (…). L’atmosfera prevalente è di malinconica serenità, sostenuta da una fede dolcemente insistente nel fatto che, sì: la vita continua.» (Jon Frosch, The Hollywood Reporter)