UNA STERMINATA DOMENICA

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UNA STERMINATA DOMENICA

un film di Alain Parroni
con Enrico Bassetti, Zackari Delmas, Federica Valentin
sceneggiatura: Alain Parroni, Giulio Pennacchi, Beatrice Puccilli
fotografia: Andrea Benjamin Manent ● montaggio: Riccardo Giannetti
musiche: Shirō Sagisu
produzione: Fandango, Alcor
distribuzione: Fandango
Italia, 2023 ● 111 minuti

v.o. in italiano

2023 Festival di Venezia: Orizzonti – in concorso

mercoledì 20 settembre ore 21.40: ospite in sala il regista

un esordio intriso di malinconia e passione, un ritratto di provincia in cui è inevitabile e commovente riconoscere le proprie speranze e disillusioni.

Brenda è incinta. Alex ha appena compiuto 19 anni e sta per diventare padre. Kevin riempie la città con il suo nome. Ognuno tenta di lasciare il proprio segno nel mondo. Sempre connessi tra loro, ronzano tra la campagna del litorale e la città eterna, tentando di resistere a proprio modo all’inesorabile avanzare del tempo e del caldo…

«La mia generazione è una questione di linguaggio. Raccontare la propria realtà nel 2023 è un atto tenero e prepotente che implica di affrontare le profonde ambiguità, gli stereotipi e le contraddizioni della società mediatica in cui si è cresciuti. Se vivi in campagna, a 30 km da una delle più antiche città del mondo, sei comunque inondato da pellicole hollywoodiane, pop e anime giapponesi, dalla fotografia di massa, nonché da film di autori sconosciuti, scaricati da server remoti e sottotitolati approssimativamente. Alex, Brenda e Kevin non sono altro che il sogno di un adolescente preoccupato che si addormenta con lo smartphone in mano davanti alla TV accesa a tutto volume.» (Alain Parroni)

«Volutamente slabbrato, ellittico come rivendicazione di un tempo che non ha modo di svilupparsi, accompagnato dalle note tutt’altro che esornative del mitico Shirō Sagisu, e dalla corposa e materica fotografia di Andrea Benjamin Manenti, Una sterminata domenica è disseminato di quella scaturigine pop che tracima da ogni contenuto del contemporaneo, e dunque ne vive in pieno ogni contraddizione, nella dialettica tra ricerca del vero e immagine survoltata, indagine dell’umano e dominio dall’alto del proscenio. Quel che ne deriva è un’opera viva che sa con scosse elettriche raccontare il niente che si fa tutto nella vita dei suoi tre protagonisti, per i quali tra una passeggiata a via della Conciliazione e una capatina al centro commerciale Euroma 2 non esiste alcuna differenza percepibile.» (Raffaele Meale, Quinlan.it)