100 litri di birra

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100 litri di birra

un film di Teemu Nikki
con Elina Knihtila, Pirjo Lonka, Ville Tiihonen, Pekka Strang,
Jari Virman, Hannamaija Nikander
sceneggiatura: Teemu Nikki ● fotografia: Jarmo Kiuru
montaggio: Jussi Sandhu ● musiche: Marco Biscarini
produzione: It’s Alive Films, TCB
distribuzione: I Wonder Pictures
Finlandia, Italia, 2024 ● 88 minuti

v. doppiata in italiano

il film beneficia della tariffa Cinema Revolution a 3,5€
grazie al contributo straordinario del Ministero della Cultura

degustazione di birra in collaborazione con Zona Mosto

Il regista finlandese Teemu Nikki torna nelle sale con una nuova commedia bizzarra e dissacrante, stavolta ad alta gradazione alcolica. Un viaggio comico e paradossale lungo gli alti e i bassi dell’abuso di alcol attraverso le piccole e grandi ruggini dei rapporti familiari.

sabato 2 Agosto 17:00 ▪︎ Rho ▪︎︎ cin&città

sabato 2 Agosto 21:30 ▪︎ Rho ▪︎︎ cin&città sotto le stelle in via Meda

Taina e Pirkko, due sorelle stralunate, vivono alla giornata, con poche idee e poche prospettive, ma con un talento indiscutibile: il loro sahti – la tipica birra artigianale che in Finlandia, per tradizione, accompagna ogni festa, matrimonio o funerale – è spaziale. Quando promettono di prepararne ben 100 litri per un matrimonio in famiglia, si superano e producono il lotto migliore di sempre, un sahti da 10, talmente buono che… finiscono per berselo tutto da sole! Alle prese con gli enormi postumi della sbornia, le due si troveranno coinvolte in una serie di esilaranti disavventure, mentre cercano disperatamente di procurarsi altra birra (con ogni mezzo necessario!), salvare il matrimonio e riconquistare la loro reputazione di migliori birrarie del villaggio.

«Sono vent’anni che volevo fare un film su questo villaggio, Sysmä, però mi mancava la storia giusta da raccontare. Credo che l’idea mi sia venuta mentre stavo girando La morte è un problema dei vivi. Io di solito scrivo di getto le sceneggiature, invece qui mi risultava più complicato. Poi sono andato a vedere a teatro una performance di due attrici che interpretavano due ubriacone per un’ora e mezza e ho riso come un matto. Lì mi sono detto che le volevo come protagoniste nel mio film, nonostante all’inizio pensassi a due uomini come protagonisti. Una volta individuate loro, è stato semplicissimo scrivere la storia. Il bere non è un tema nuovo nel cinema finlandese, ma io voglio raccontare questa storia a modo mio, attraverso gli stilemi della black comedy. Il film non parla di alcolismo, ma delle sue cause.» (Teemu Nikki)

«100 litri di birra però non è solamente un film sulla dipendenza spietata, è anche un film sulla famiglia e sul senso di comunità che vacilla. (…) Il film si regge su equilibri scivolosi, ed è proprio questa una delle sue caratteristiche più interessanti: 100 litri di birra tende all’eccesso, ma la maggior parte delle volte lo fa con la dovuta “eleganza”. Nonostante il grottesco faccia da padrone in questa storia, non c’è mai ostentazione vera e propria, non c’è mai esagerazione che strida. Teemu Nikki si rivela ancora una volta estremamente abile a costruire le sue storie bilanciandole, scegliendo quando e come strafare, sapientemente. Si ride, si riflette, si rimane sospesi, mentre Taina e Pirkko provano a condurre la loro vita in una comunità isolata che non lascia spazio per molto altro se non affogare i propri dolori e non pensare. Nonostante la dipendenza dall’alcol sembri separarle e unirle allo stesso tempo, il rapporto tra le due sorelle si delinea come il vero perno di 100 litri di birra. La via di fuga, ma anche l’unica vera strada per conoscere se stesse.» (Francesca Nobili, cinefacts.it)