1917

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1917

un film di Sam Mendes
con George MacKay, Dean-Charles Chapman, Mark Strong
Andrew Scott, Richard Madden, Colin Firth, Benedict Cumberbatch
sceneggiatura: Sam Mendes, Krysty Wilson-Cairns
fotografia: Roger Deakins ● montaggio: Lee Smith
musiche: Thomas Newman
produzione: Amblin Partners
distribuzione: 01 Distribution
Gran Bretagna, Stati Uniti, 2019 ● 110 minuti

v. doppiata in italiano

2020, Golden Globe: miglior film drammatico, miglior regista
2020, Bafta: miglior film, film britannico, regista, fotografia, scenografia
sonoro, effetti speciali
2020, Oscar: miglior fotografia, effetti speciali, sonoro

Il regista di American Beauty ed Era mio Padre torna in sala con un sorprendente piano sequenza per raccontare l’inevitabilità della guerra e la triste consapevolezza di una fine impossibile. Una storia minimalista e due protagonisti quasi anonimi chiamati a compiere un atto eroico.

Al culmine della Prima Guerra Mondiale due giovani soldati britannici, Schofield e Blake, sono chiamati ad un atto eroico. Devono infiltrarsi oltre le linee nemiche per raggiungere il Secondo Battaglione e comunicare loro che li attende una trappola. La riuscita della missione oltre a salvare 1600 commilitoni garantirebbe la salvezza anche al fratello di Blake che fa parte appunto di quel contingente.

«Questo film nasce da un racconto di mio nonno che mi ha narrato quando avevo circa undici anni, è dal quel giorno che ci penso. La sua storia riguardava la consegna di un messaggio, quando abbiamo iniziato a pensarci abbiamo dovuto fare moltissime ricerche anche per poter inserire la nostra storia all’interno di un contesto di guerra, così abbiamo trovato questo momento nel 1917 dove i Tedeschi si ritiravano dietro le linee e potevamo inserire in maniera coerente il viaggio di questi soldati» (Sam Mendes)

«L’esecuzione di questa trama è sublime, cinema virtuoso per eccellenza. (…) Il regista Sam Mendes ha sfruttato le abilità del premio Oscar Roger Deakins per girare questo lungo piano sequenza. (…) È uno sforzo incredibilmente ambizioso, poiché lo scenario cambia dalle trincee che ospitano centinaia di soldati britannici e campi fangosi brulicanti di cadaveri e carcasse di animali (…), la cinepresa segue gli uomini, a volte correndo davanti a loro, con la rapidità di un cane da caccia. La decisione di girare in modo continuativo significa che i cineasti hanno in qualche modo assicurato che topi, attori e aerei fossero tutti sincronizzati. Il livello di pianificazione che deve esserci stato per questo film è, beh, come un piano di battaglia. (…) Un altro sguardo straordinario sulla Grande Guerra (…), 1917 si presenta come un film che, tecnicamente, poteva essere realizzato solo con i mezzi di oggi, ma usandoli per riportare il pubblico indietro di un secolo. C’è una grande tradizione di film di guerra che traggono il meglio dai cineasti, consentendo loro di spingersi oltre i confini tecnologici, e Mendes si unisce a questo club. In effetti, questo è il suo miglior lavoro.» (Kaleem Aftab, cineuropa.org)