ANYWHERE ANYTIME

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ANYWHERE ANYTIME

un film di Milad Tangshir
con Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango e Success Edemakhiota
sceneggiatura: Giaime Alonge, Daniele Gaglianone e Milad Tangshir ● fotografia: Giuseppe Maio
montaggio: Enrico Giovannone
produzione: Vivo film e Young Films
distribuzione: Fandango
Italia, 2024 ● 83 minuti

v.o. Italiano e Wolof con sottotitoli in italiano

2024, Mostra Internazionale del cinema di Venezia: SIC -Settimana Internazionale della Critica

giovedì 31 ottobre ore 17 proiezione speciale: ospite in sala il regista

Esordio alla regia nel cinema non documentaristico, Anywhere Anytime di Milad Tangshir con un approccio che recupera quello del neorealismo italiano, propone uno sguardo profondo sulle vite invisibili di chi, navigando il margine, si trova a sopravvivere con mezzi precari e vulnerabili, con il rischio costante di esserne privato.

lunedì 28 Ottobre 21:00 ▪︎ Rho ▪︎︎ cin&città

giovedì 31 Ottobre 17:00 ▪︎ Rho ▪︎︎ cin&città

Issa è un giovane immigrato clandestino che a Torino cerca di sopravvivere come può. Licenziato dal suo vecchio datore di lavoro, grazie a un amico inizia a fare il rider. Ma l’equilibrio appena conquistato crolla quando, durante una consegna, gli viene rubata la bicicletta appena comprata. Issa intraprende così un’odissea disperata per le strade della città, per ritrovare la sua bici.

«Anywhere Anytime esplora il senso di paura e l’ansia costante di chi, come il protagonista del film, vive ai margini, nelle crepe della società: una vita invisibile, una delle tante che ogni giorno incrociamo su un marciapiede o all’angolo di una strada. Una condizione di estrema vulnerabilità, in cui anche una semplice bicicletta può fare la differenza tra sopravvivere o non farcela.» (Milad Tangshir)

«Anywhere Anytime non concede nulla, non si concede nulla. Dal dettaglio iniziale degli occhi del protagonista, si avvertono tutti i suoi stati d’animo contrastanti, quello che sta provando nel momento in cui fa o sta per fare qualcosa. Tutta la parte finale lascia il segno nella sua accecante cupezza. Un film di grande impatto, autentico, tesissimo. Un esordio notevole.» (Simone Emiliani, MYmovies.it)