Belle & Sebastien – Next Generation

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Belle & Sebastien – Next Generation
Belle et Sébastien: Nouvelle génération

un film di Pierre Coré
con Michèle Laroque, Robinson Mensah Rouanet, Alice David, Caroline Anglade
sceneggiatura: Alexandre Coffre, Pierre Coré fotografia: Gilles Porte
montaggio: Samuel Danési ● musiche: David Menke
produzione: Radar Films
distribuzione: Notorious Pictures
Francia, 2022 ● 96 minuti

v. doppiata in italiano

Belle e Sebastien rimangono quel duo formidabile la cui visione non è mai stancante, protagonisti di una storia classica e senza tempo che permette di riconciliarsi con la vera bellezza della vita: il creato.

Sebastien è un ragazzino di dieci anni la cui vita a Parigi è fatta di pomeriggi con lo skateboard e qualche marachella. Quando però la madre parte per Praga, Sebastien è costretto a passare due settimane in campagna insieme alla nonna Corinne e alla zia Noémie, il cui rapporto non è però ben consolidato a causa del poco tempo trascorso insieme. Dopo un incontro un po’ distaccato e turbolento con la nonna, Sebastien inizia ad adattarsi alla quotidianità della fattoria, ma è solo l’arrivo di Belle, Pastore dei Pirenei, a movimentare le sue giornate. L’avventura insieme però inizia solo quando il ragazzino ad un certo punto è obbligato a seguire Corinne per la transumanza, e sarà nel fitto bosco ai piedi delle alpi che il duo si troverà ad affrontare sfide indimenticabili.

« Il bambino e l’animale. È quasi un genere a sé stante. Questa relazione è affascinante, il bambino non è ancora impregnato dell’orgoglio dell’adulto e resta ancora ancorato al regno animale. È la bellezza di questo legame: il bambino vede l’animale come un suo simile. Nel 2022, il film non è la storia di un cane che si vuole possedere. Seb non lo vuole, non è intenzionato a domarlo. Si tratta di un incontro. Quello di due esseri che si spalleggeranno per risolvere insieme i problemi che incontreranno. Belle è un animale libero, il suo obiettivo principale è di correre libera per la montagna mentre il suo padrone glielo impedisce (…). E’ un film d’avventura per bambini, guidato da un bambino di 10 anni. Volevo che si ritrovasse in situazioni in cui, grazie alla sua intelligenza, il suo coraggio, la sua follia e la sua relazione con Belle, si riuscisse a tirare fuori da tutte queste insidie. Abbiamo potuto approfittare di tutto quello che la montagna ha da offrire oggi: delle cime innevate, delle foreste inquietanti, dele grotte secrete (… ) è una fonte inesauribile di ispirazione degna di un bel film d’azione.» (Pierre Corè)

«Le trasposizioni cinematografiche il cui fulcro è il rapporto animale – uomo sono da sempre storie d’amore capaci di far vibrare l’anima. È in una cornice della montagna francese, lontano dall’urbe, che il racconto del coraggioso Sebastien e della sua Belle prende forma, impiantandosi in un contesto sì moderno, ma dalle sfumature quasi fiabesche. Le montagne innevate, le verdi colline e il cottage che porta sulle spalle il peso ma anche il profumo degli anni passati rendono il filmico un’esperienza sensoriale a trecentosessanta gradi, il cui centro sono le tradizioni antiche pastorizie (come la transumanza) e il rapporto con la natura e i suoi abitanti. In Belle e Sebastien – Next Generation ciò che cambia di base è solo lo sfondo che dalla Seconda Guerra Mondiale (…) passa a un’ambientazione che si può percepire di più, quella contemporanea (…). La contaminazione tecnologica però non svilisce la storia di per sé simbolica, né tantomeno la priva della sua essenziale magia e l’impianto narrativo del film rimane pulito, scorre con naturalezza e assume toni morbidi e leggeri.» (Valeria Maiolino, Cinefilos.it)