CHIARA

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CHIARA

un film di Susanna Nicchiarelli
con Margherita Mazzucco, Andrea Carpenzano,
Carlotta Natoli, Paola Tiziana Cruciani, Flaminia Mancin
sceneggiatura: Susanna Nicchiarelli ● fotografia: Crystel Fournier
montaggio: Stefano Cravero ● musiche: Anonima Frottolisti
produzione: Vivo Film con Rai Cinema
distribuzione: 01 distribution
Italia, Belgio, 2022 ● 106 minuti

v.o. in italiano

2022, Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia: in concorso

dopo Nico e Miss Marx, una terza ricostruzione d’epoca e una terza storia di radicalità femminile per Susanna Nicchiarelli. Che questa volta si confronta con le ombre e le luci del Medioevo, storico e umano, e regala allo spettatore un monito di ribellione ed entusiasmo.

Assisi, 1211. Chiara ha diciotto anni, e una notte scappa dalla casa paterna per raggiungere il suo amico Francesco. Da quel momento la sua vita cambia per sempre. Non si piegherà alla violenza dei famigliari, e si opporrà persino al Papa: lotterà con tutto il suo carisma per sé e per le donne che si uniranno a lei, per vedere realizzato il suo sogno di libertà. La storia di una santa. La storia di una ragazza e della sua rivoluzione.

«Ho avuto un’educazione cattolica ma non sono più credente, oramai da tempo. Credo però che il mistero della vita, della morte, e il salto che rappresenta la fede in una trascendenza non può non interrogarci e riguardarci tutti, sempre. L’elemento spirituale della storia di Chiara è forse quello che dà più forza al film, dando solidità ai personaggi di Chiara e Francesco e spiegando l’ostinazione delle loro scelte, assieme a quelle degli uomini e delle donne che li circondano. La volontà di restare nella Chiesa, nonostante tutto, e di costruire un progetto per le generazioni future diventano incomprensibili se non inseriti anche in quella cornice religiosa. La storia di Chiara per me, per quanto riletta alla luce di dati storici, resta infatti quella della sua “leggenda”, con tanto di miracoli e fenomeni inspiegabili: non avrebbe avuto senso omettere gli eventi sovrannaturali che si dice abbiano scandito il suo percorso, eventi il cui racconto è così forte nella credenza e nelle rappresentazioni popolari, e così vivo nelle testimonianze delle sorelle di Chiara documentate durante il processo di canonizzazione, che non può essere trascurato» (Susanna Nicchiarelli)

«Chiara ha la sfortuna di essere donna, idealista e riformatrice, in un momento storico difficile. L’attualità della storia fa sì che il suo messaggio arrivi forte e chiaro sino ai giorni nostri. La Nicchiarelli utilizza così la figura della futura santa per raccontare qualcosa che riguarda l’essere umano nella sua completezza. Il potere della fede, non necessariamente religiosa, l’importanza della solidarietà, il valore della testimonianza. Spunti sparsi, ma fondamentali, a dare senso e struttura al progetto. Progetto altresì definito da un linguaggio particolare – si parla volgare e latino – da una colonna sonora perfettamente contestualizzata (a cure di Anonima Fottolisti, mentre la canzone sui titoli di coda è firmata da Cosmo) e da alcuni riferimenti dichiarati a un cult come Jesus Christ Super Star.» (Sabrina Colangeli, Taxidrivers.it)