come un gatto in tangenziale

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come un gatto in tangenziale

un film di Riccardo Milani
con Paola Cortellesi, Antonio Albanese,
Sonia Bergamasco, Claudio Amendola, Luca Angeletti
sceneggiatura: Furio Andreotti, Giulia Calenda, Paola Cortellesi, Riccardo Milani
fotografia: Saverio Guarna ● montaggio: Patrizia Ceresani
produzione: Wildside
distribuzione: Vision Distribution
Italia, 2017 ● 100 minuti

v.o. in italiano

dopo la divertente commedia Mamma o Papà, torna la coppia Cortellesi-Albanese in Come un gatto in tangenziale di Riccardo Milano, una divertentissima avventura che incrocia amore, risate e riflessioni moderne

Giovanni, la teoria. Intellettuale impegnato e profeta dell’integrazione sociale vive nel centro storico di Roma. Monica, la pratica. Ex cassiera del supermercato, con l’integrazione ha a che fare tutti i giorni nella periferia dove vive. Non si sarebbero mai incontrati se i loro figli non avessero deciso di fidanzarsi. Monica e Giovanni, entrambi vittime di spietati pregiudizi sulla classe sociale dell’altro, sono le persone più diverse sulla faccia della terra, ma hanno un obiettivo in comune: la storia tra i loro figli deve finire. Per portare a termine il comune proposito, i due cominciano, loro malgrado, a frequentarsi e a entrare l’uno nel mondo dell’altro: Giovanni, abituato ai film impegnati nei cinema d’essai, si ritroverà a seguire sua figlia in un a caotica multisala di periferia, tra ragazzini urlanti, spintoni e cestini di pop corn che rotolano per terra, Monica, invece, da sempre abituata a passare le sue vacanze a Coccia di Morto, tra distese di corpi stipati come sardine e aerei che scaricano carburante sopra la testa, si ritroverà nella scicchissima riserva naturale di Capalbio, tra intellettuali, vip e improbabili conversazioni sull’arte contemporanea. Finché improvvisamente qualcosa tra di loro cambia. Entrambi capiscono di non poter fare a meno uno dell’altra anche se forse la loro storia durerà come “un gatto in tangenziale”.

Ogni film per me nasce dal desiderio di raccontare e soprattutto condividere una storia. (…) In fondo ogni genitore, anche senza volerlo, si costruisce, giorno dopo giorno, un’idea dei propri figli per poi accorgersi ad un tratto che loro, in realtà, sono altro da noi. E che magari anche il mondo che ci propongono è altro da noi. Le loro passioni, i loro amici e spesso anche i loro amori. Ed è una grande opportunità perché, grazie ai nostri figli, siamo costretti ad uscire dalla nostra zona protetta, e a misurarci appunto con “l’altro”. Come un gatto in tangenziale racconta questa opportunità, quella appunto di confrontarci direttamente con chi è lontano da noi per classe sociale, cultura o nazionalità. (…) Cercando con questo film in particolare di porre al centro dell’attenzione un concetto semplice. In un paese culturalmente e socialmente spaccato in due forse può essere importante fare lo sforzo di capire, conoscendole realmente, le ragioni degli altri. Spero che Come un gatto in tangenziale sia un film sul nostro presente e forse anche sul nostro futuro. Che in certi momenti di scoramento sembra non arrivare mai. (Riccardo Milani)

Il disagio del quartiere popolare di Bastogi è rappresentato in maniera iperbolica ma realistica, ritratto con l’aiuto degli abitanti del posto: la coppia di gemelle che in Come un Gatto in Tangenziale interpretano le simpaticissime sorelle di Monica sono ad esempio il risultato di un casting fortuito effettuato sulla base di una intervista preparatoria in preproduzione. Un crogiuolo di razze diverse, di culture, lingue e sapori differenti forzati a convivere in un equilibrio tutto loro, esprimendo nel mentre una umanità difficile da ritrovare in zone più agiate. Il film non si pone in maniera critica verso nessuno dei due ambienti che rappresenta, riuscendo a delinearne allo stesso modo i difetti ed i punti di forza; Non si pensi però che la pellicola possa risultare pesante: si ride spesso e con leggerezza, il sottotesto riflessivo interviene collateralmente, probabilmente solo una volta usciti dalla sala. Come un Gatto in Tangenziale riesce nel suo intento di essere un film d’evasione, ma che riesce con intelligenza ad inserire degli spunti che travalicano il suo genere e che ne innalzano il livello. Paola Cortellesi e Antonio Albanese sotto la direzione di Riccardo Milani confezionano un piccolo gioiello comico che, al netto di alcune iperboli fisiologiche per la commedia, si fa forte di una doppia lettura, di una scrittura brillante e di bravissimi interpreti – l’alchimia fra i due protagonisti è perfetta – e che non può far altro che conquistare completamente. (Andrea Suatoni, blog.screenweek.it)