Comedians

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COMEDIANS

un film di Gabriele Salvatores
con Ale, Franz, Natalino Balasso, Christian De Sica, Marco Bonadei,
Aram Kian, Walter Leonardi
sceneggiatura: Gabriele Salvatores ● fotografia: Italo Petriccione
montaggio: Massimo Fiocchi
produzione: Indiana Production Company
distribuzione: 01 Distribution
Italia, 2021 ● 96 minuti

v.o. in italiano

Basato sull’opera teatrale omonima di Trevor Griffiths adattata da Gabriele Salvatores, che l’aveva già portata in scena anni fa al Teatro dell’Elfo di Milano, Comedians è una riflessione caleidoscopica sul valore della comicità, oltre che un ritorno ad una forma di cinema corale che permette a regista e attori di esprimersi al loro meglio.

Il proprietario di un club di periferia, un agente immobiliare e suo fratello, un muratore e un impiegato delle ferrovie si incontrano al corso serale di stand-up comedy di Eddie Barni per prepararsi ad un’entrata in scena da tempo attesa. Verrà ad assistere allo spettacolo Bernardo Celli, il talent scout che offrirà ad uno di loro un ingaggio nella sua agenzia Artisti e manager e un contratto per il suo programma comico in prima serata televisiva. Quei 58 minuti prima del debutto saranno l’occasione per confrontarsi sulla reciproca idea di ciò che fa ridere e ciò per cui vale la pena intraprendere il mestiere di comico.

«Interrogarsi sul riso, sul perché ridiamo. Credo sia qualcosa di estrema attualità e al contempo un tema senza tempo. L’opera di Griffiths, da cui è tratto il film, è un testo del ’76, messo in scena tante volte… Credo che sia “senza tempo” o per lo meno adattabile a tempi diversi, perché parla di una cosa che è dentro all’uomo, la comicità, ma anche la leadership. Come si dice nel testo “l’uomo è l’unico animale che ride”! » (Gabriele Salvatores)

«Salvatores ha sempre rivendicato una dimensione diegetica in cui a farla da padrone era il concetto di gruppo, di branco, lo scontro tra sogno e cruda realtà, nonché naturalmente il concetto di fuga come unica salvezza dal mondo. Vi è molto di ciò che a lungo era mancato al suo pubblico in Comedians: (…) il regista ci dona un universo al tempo stesso familiare e nuovo, in cui più che l’amicizia virile o la fuga, regna il concetto di individualismo, contrapposto alla solidarietà, alla comunanza d’intenti che non resiste alla realtà. I protagonisti di questo viaggio dentro l’ansia, l’amarezza e la miseria, sono ognuno in realtà lo specchio di una fetta di Paese, di un pezzo d’Italia che tutti conosciamo vuoi storicamente, vuoi anche quotidianamente, tra piccoli borghesi falliti, proletari imbruttiti e aspiranti artisti senza speranza.» (Giulio Zoppello, cinema.everyeye.it)