Crudelia

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CRUDELIA

un film di Craig Gillespie
con Emma Stone, Mark Strong, Emma Thompson, Paul Walter Hauser, Emily Beecham,
Jamie Demetriou, Kirby Howell-Baptiste, Joel Fry, Hakura Abe, John McCrea
sceneggiatura: Kelly Marcel, Tony McNamara, Steve Zissis
fotografia: Nicolas Karakatsanis ● montaggio: Tatiana S. Riegel
produzione: Walt Disney Pictures
distribuzione: The Walt Disney Company Italia
Stati Uniti, 2021 ● 134 minuti

v. doppiata in italiano

la Disney si lancia in un live action dal sapore punk che mixa la storia del cinema (La carica dei 101 nelle sue varie versioni) e racconta la giovinezza di uno dei personaggi più iconici della nostra vita. Non solo tra i cattivi. E tra i cattivi assolutamente stravagante, manipolatrice, alla moda, insomma deliziosamente malvagia. Strepitosa la colonna sonora

Un prequel punk-rock de La carica dei 101. Estella è una bambina con un lato oscuro, che la mamma chiama Crudelia. Un giorno mamma Catherine,  sempre attenta a far sì che la figlia mantenga il suo equilibrio positivo, viene uccisa durante un ricevimento. Diventata una ragazza brillante e ambiziosa, decisa a sfondare nel mondo della moda, Estella/Crudelia si avventura per le strade della città in compagnia di due ladri dilettanti che adorano il suo lato malvagio, finché viene notata da una baronessa, direttrice di una casa di moda: sarà un incontro fatale per il lato buono della giovane.

«I cattivi sono sempre più divertenti da raccontare, perché hai più possibilità di spingerti oltre i limiti del consentito. Per me era importante che non fosse tutto bianco e nero, ma che ci fosse una zona grigia, che fosse possibile empatizzare con le scelte della protagonista e con le situazioni alle quali rispondeva. E farlo in una maniera che potesse essere divertente.» (Craig Gillespie)

«Crudelia racconta la sua protagonista come giovane donna desiderosa di autodeterminarsi senza rinunciare alla propria natura, e crea anche una Crudelia alternativa nella Baronessa, personaggio a sua volta figlio di un altro successo cinematografico: quel Il diavolo veste Prada in cui Meryl Streep dava corpo, voce e arroganza alla direttrice di una celebre rivista di moda. (…) il sottotesto individua come radice di tutte le malefatte di Estella e della Baronessa la “necessaria” scelta di campo legata all’impossibilità, quantomeno per una donna nell’Inghilterra degli anni Settanta, di mostrare il proprio talento e realizzare le proprie ambizioni. Anche per questo Crudelia è ambientato nel mondo iconoclasta della moda della Swinging London, e la strepitosa colonna sonora mescola in modo dissacrante e trasgressivo Beatles e Rolling Stones (che vincono due a uno con Sympathy for the Devil), i Supertramp e i Clash, Nancy Sinatra e Suzi Quatro, Doors e Bee Gees (…)» (Paola Casella, mymovies.it)