DREAMS

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DREAMS – Drømmer
LA TRILOGIA DELLE RELAZIONI

un film di Dag Johan Haugerud
con Ane Dahl Torp, Selome Emnetu, Ingrid Giaever, Anne Marit Jacobsen
sceneggiatura: Dag Johan Haugerud ● fotografia: Cecilie Semec
montaggio: Jens Christian Fodstad ● musiche: Anna Berg
produzione: MOTLYS e VIAPLAY GROUP in coproduzione con OSLO FILMFOND
distribuzione: Wanted
Norvegia, 2025 ● 110 minuti

v. doppiata in italiano

2025 Berlinale: orso d’oro miglior film

Un viaggio intimo nella potenza delle parole e nella vulnerabilità dell’amore, seguendo Johanne, una diciassettenne che, attraverso un diario, cerca di dare voce all’infatuazione per la sua insegnante di francese. La scoperta del suo scritto da parte della famiglia diventa un ponte per riflettere su desideri, amore e la libertà di esprimersi.

martedì 13 Maggio 17:00 ▪︎ Rho ▪︎︎ cin&città

martedì 13 Maggio 21:00 ▪︎ Rho ▪︎︎ cin&città

mercoledì 14 Maggio 21:00 ▪︎ Rho ▪︎︎ cin&città

giovedì 15 Maggio 21:00 ▪︎ Rho ▪︎︎ cin&città

Una studentessa, Johanne, si sempre più emotivamente legata ad una sua insegnate di scuola che le apre le porte della sua casa e ascolta con premure le sue domande i suoi pensieri. Affidati ad un diario personale gli scritti intimi di Johanne sul suo primo amore creano attriti all’interno della sua famiglia, spingendo sua madre e sua nonna a riconsiderare le proprie realtà e i propri sogni, innescando un vivace dibattito tra donne.

«La storia di Dreams si concentra sul primo amore come un’esperienza di trasformazione, capace di cambiare tutto. È intenso, totalizzante e inevitabile. Ma è anche confuso, perché il desiderio mentale e quello fisico non sempre procedono allo stesso ritmo.
Anche se una cotta può sembrare una forza inarrestabile, non è detto che il corpo di un giovane riesca a tenere il passo con emozioni così forti. In questo senso, può crearsi una distanza tra la percezione mentale e l’esperienza fisica, che può risultare sia destabilizzante che traumatica. Eppure, la forza e il dolore del primo amore sono travolgenti e rimangono impressi nella memoria come un evento meraviglioso, tanto che le esperienze successive fanno fatica a eguagliarlo. In questo modo, il primo amore genera anche un riconoscibile senso di nostalgia negli adulti che lo osservano. Nel film, questo ruolo è incarnato dalla madre e dalla nonna della protagonista, che, leggendo le esperienze della ragazza, riconsiderano alcune delle loro scelte legate all’amore e alla sessualità. Le tre donne hanno vissuto esperienze diverse e maturato opinioni personali su desiderio, libertà, emancipazione e responsabilità, che non sono fisse e talvolta si contraddicono a vicenda. Oltre all’amore, la storia esplora anche come il desiderio sessuale possa essere usato per giustificare certi comportamenti verso gli altri e come persino un’esperienza intima e delicata come una cotta possa acquisire un valore di mercato.» (Dag Johan Haugerud)

«Terzo capitolo di una trilogia dedicata alle relazioni umane, Dreams del norvegese Dag Johan Haugerud si delinea per un’opera complessa e stratificata che tuttavia conserva uno sguardo cinematografico di ammirevole grazia. Riflessione su arte e vita, su sincerità e processo creativo, è il prodotto di un autore letterario che si presta al cinema per un intimo connubio fra le due forme d’arte. […] È un mondo interamente di donne, quello di Dreams, in cui peraltro l’omoaffettività è inquadrata come un’occorrenza non necessariamente identificante. È già vecchia e superata la madre di Johanne, che cerca etichette al romanzo di sua figlia indicandolo come un manifesto queer. Johanne cade dalle nuvole. Può essere definita una scrittrice queer soltanto perché ha scritto un romanzo sulla sua infatuazione per una donna? Niente etichette, niente semplificazioni. La vita e l’universo delle emozioni sono ben più complessi di tutto questo. Sta forse qui il pregio più ammirevole di Dreams: la capacità di dare vita a un cinema colmo di grazia che al tempo stesso è incardinato su una prodigiosa complessità di costruzione e profondità di sguardo.» (Massimiliano Schiavoni, quinlan.it)