
Estate ’85
Été 85
un film di François Ozon
con Félix Lefebvre, Benjamin Voisin, Philippine Velge,
Valeria Bruni Tedeschi, Melvil Poupaud
sceneggiatura: François Ozon ● fotografia: Hichame Alaouie
montaggio: François Ozon ● musiche: Jean-Benoit Dunckel
produzione: Mandarin Films, FOZ, France 2 Cinéma
distribuzione: Academy Two
Francia, 2020 ● 100 minuti
v. doppiata in italiano
2020 Chicago IFF ● San Sebastián IFF ● Toronto IFF

Tratto dal romanzo di Aidan Chambers “Danza sulla mia tomba”, Estate ’85 è una storia d’amore universale, un inno all’adolescenza nostalgico e struggente, intenso e disperato.
Nel corso dell’estate del 1985, l’estate dei suoi sedici anni, mentre si trova in vacanza in una cittadina balneare sulle coste della Normandia, Alexis viene salvato eroicamente dall’annegamento dal diciottenne David. Alexis ha appena incontrato l’amico dei suoi sogni. Ma questo sogno durerà più a lungo di una sola estate, l’estate dell’85?
«Sono rimasto fedele al libro, che non presenta mai l’essere gay come un problema, non lo rende mai una difficoltà, ha un approccio, rispetto all’epoca in cui è stato scritto, molto evoluto e moderno. Alex e David si amano, e il fatto che siano due ragazzi non ha importanza. È il film che avrei desiderato vedere quando ero ancora un ragazzo ma nei film degli anni ’80 le storie che parlano di amori omosessuali vengono presentate con toni molto cupi e dolorosi, anche prima dell’arrivo dell’Aids. Volevo utilizzare, girando il film, i codici del genere dei film per ragazzi. Ho ripreso la storia d’amore fra i ragazzi in modo molto classico, senza ironia, per rendere questa storia una storia d’amore universale.» (François Ozon)
«Été 85 è un cinema a fior di pelle e di nervi che investe e travolge. Le corse in moto, il film visti al cinema insieme, la scena in discoteca con David che da le cuffie del walkman ad Alexis e gli fa ascoltare Sailing di Rod Stewart con lo stesso slancio di Il tempo delle mele. Alexis incantato e riposseduto come Sophie Marceau. La stessa canzone sarà ballata sulla tomba. Il decollo definitivo. Ogni parola è un’impennata. Straziante, ma che avvolge come uno degli abbracci più belli “Anche quando ero con lui, non mi bastava”. Non ci sono freni, non ci sono limiti in Été 85. Perché il tempo della vita (e di questo film per raccontarlo), è troppo breve e non si può sprecarlo inutilmente. Il cinema di Ozon mette in gioco tutto se stesso. Tira fuori tutto quello che ha dentro. Non sbaglia niente ma non calcola niente. Trova due protagonisti azzeccatissimi, Félix Lefebvre e Benjamin Voisin. Sono attori giovanissimi, ma il cineasta li filma come se li conoscesse da 35 anni. Probabilmente è il film della vita di Ozon. Per noi, non è solo il più bello ma anche quello che ci porteremo con noi a lungo.» (Simone Emiliani, Sentieri Selvaggi)